Pane con farina integrale…. e un’assenza forzata che porta grandi novità!

E dopo mesi di forzata inattività, eccomi di nuovo!!!!
Alle prese con una valanga di novità che sembrano moltiplicarsi ogni giorno, ma diciamo che ora posso provare a rimettere mano al mio piccolo e trascurato blog, del quale, mio malgrado, proprio non ho potuto occuparmi.
Gli ultimi mesi sono stai un uragano di avvenimenti ed è difficile anche solo raccogliere le idee. Un trasloco, che ci ha finalmente portati nella casetta nuova, ma che ha comportato un lavoro forsennato per diverse settimane…. un nuovo pelosetto, un adorabile trovatello con tanta voglia di una casa e di coccole… un lavoro che reclamava la sua smodata quantità di tempo ed attenzione senza se e senza ma…. e dopo una decina di giorni che ci eravamo trasferiti, ancora tra scatoloni, armadi da montare e lampadari da attaccare…. abbiamo scoperto che la famiglia si sarebbe allargata ulteriormente!! E no, non abbiamo adottato un terzo micio :DDD
Notizia delle notizie: sono incinta!!! Ammetto che mi fa ancora un pò effetto scriverlo 🙂
 
Oltre alla carenza patologica di tempo che tutte queste novità hanno portato, l’ostacolo più grande alla cura del blog che tanto amo, è stato proprio il primo periodo della gravidanza… non ho avuto nausee violente o problematiche, ma piuttosto un disgusto totale per quasi ogni forma di cibo. Mangiare era davvero un problema e il mettersi davanti ai fornelli a cucinare assolutamente impossibile, con somma tristezza del povero Presidente… che da tesoro di uomo qual è, non ha mai fatto una piega e ha fatto la cura di uova e pomodori, a scapito della sua tanto amata carne della quale io non potevo neanche sentire l’odore!
Praticamente fino alla fine dei fatidici 3 mesi sono sopravvissuta grazie a pomodori, mozzarelle, stracchino e patate lesse. E non c’era verso di mangiare altro. Avevo finalmente la mia super cucina nuova con super piano di cottura, super forno e spazio e volontà e non riuscivo ad usare assolutamente nulla, non c’era verso.
Scrivere post di cucina sarebbe risultato abbastanza ridicolo… avrei potuto osannare le meraviglie di una foglia di basilico sminuzzata un una ciotola di pomodori o lanciarmi in una dissertazione sulla varietà di questi ultimi in commercio e sulle relative sfumature di gusto…avrei potuto scrivere di quanto mi piacciano le patate lesse ancora calde ed esultare per il fatto che ho imparato a cuocerle a vapore nel mio nuovo e fichissimo microonde ad incasso…oppure avrei potuto bearmi del fatto che il Presidente sa condire la caprese in modo sublime (come mette sale, pepe e olio su mozzarella e pomodoro lui non lo fa nessuno!), ma ho temuto che al secondo post mi avrebbero internato per direttissima, vai poi a spiegare che era colpa degli ormoni!!!
Insomma, cibo NEIN!!! Non c’è stato proprio verso….
 
Detto ciò, il trimestre di patimento doveva pur finire, perciò ho atteso fiduciosa il reflusso della marea della nausea, mentre il sito di Gluten Free Travel & Living iniziava la Scuola di Cucina e io morivo dalla voglia di partecipare…
Temo però di aver preso troppo alla lettera questa faccenda del reflusso…. perchè la marea di nausea è passata, ma il reflusso no!! Bella fregatura: ora che potrei finalmente mangiare, non posso! O meglio, devo evitare tutta una serie di alimenti irritanti (addio miei adorati pomodori…addio amata mozzarella…sob sob!) e mangiare come un uccellino, a meno di spiaggiarmi come un balenottero in preda ad una digestione impossibile.
Ma è comunque un passo avanti, che diamine! Almeno ora riesco a leggere di nuovo i miei blog di cucina preferiti, a preparare un arrosto al Presidente e, miracolo di tutti i miracoli, mangio le mele!!!!! Chi mi conosce sa che le ho sempre considerate il più inutile dei frutti (a meno che non fossero inserite in una profumata torta con un pò di cannella) e mai nella vita sono stata una mangiatrice di frutta…. ecco, ora la adoro. Conterà pur qualcosa! :DDDD
Sta di fatto che quando ho letto che il tema del mese della Scuola di Cucina era il pane, ho fatto un doppio carpiato perchè si, il pane posso sia cucinarlo che mangiarlo!! Olè!!!
 
Quindi oggi vi propongo il mio pane preferito, quello che amo fare e mangiare a casa e che mi ricorda molto il sapore del Pane nero di Lariano (chi è di Roma o dei Castelli mi può capire).
 
A suo tempo sono partita dalla ricetta base del pane bianco di Felix e Cappera e poi ho modificato le dosi per unire 100 g farina integrale. Questo il risultato.
 
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Questi gli ingredienti:

– 230 g di farina Mix B o NutriSi
– 110 g di farina Glutafin
– 60 g di farina Farmo (nella variante con il lattosio, non ho ancora mai provato l’altra in questa ricetta)
– 100 g di Brot Mix Shar
– 400 ml di acqua tiepida
– 5-6 g di lievito di birra secco
– 20 ml di olio evo (ma ammetto che ultimamente vado ad occhio…)
– 1 cucchiaino di zucchero
– 2 cucchiaini di sale
– una spolverata di farina Mix It!

Il procedimento è davvero semplice. Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida insieme allo zucchero e lasciatelo da parte mentre preparate le farine. Una volta pronte queste ultime, versate l’acqua nella planetaria, unite l’olio e la farina e iniziate a mescolare a velocità bassa, per poi passare a velocità sostenuta appena tutti gli ingredienti si saranno amalgamati un pò. Unite il sale e lasciate andare qualche minuto. Non ho mai badato molto a tempo di impasto…. personalmente faccio andare la planetaria giusto il tempo di avere un composto ben amalgamato e uniforme. A questo punto trasferite l’impasto in una ciotola oleata e lasciate lievitare per circa 2 ore.
Se avete un forno con la funzione “lievitazione” il risultato è garantito indipendentemente dalla temperatura esterna dell’ambiente.
Una volta completata la lievitazione, spolverate con un pò di farina Mix It! un foglio di carta forno e “scaravoltateci” sopra l’impasto, poi, con l’aiuto di una spatola cosparsa di olio, tagliate l’impasto in due e separate le due metà. Con le mani bagnate o appena oliate date la forma che preferite alle due porzioni di impasto (io ne ho fatto 2 filoncini) e spolverateli con un altro pò di Mix It!
Infornate il pane in forno statico a 250° per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 200° e passate al ventilato. Lasciate cuocere per 35-40 minuti (dipenderà anche dalla potenza del forno).
Mi piace utilizzare la funzione ventilato perchè la crosta del pane risulta più spessa e croccante… e io adoro la crosta del pane!
 
Di tutte le ricette che ho provato questa per ora è quella che mi piace di più, è un pane saporito e rustico e, per chi ha potuto provarlo prima di diventare celiaco, ricorda davvero il Pane nero di Lariano.
A volte, a seconda del lievito che di usa e anche dell’umidità dell’impasto, una volta “scaravoltato” l’impasto può risultare più basso, ma non vi preoccupate ed infornate, il risultato sarà ottimo lo stesso e avrete soltanto un’alveolatura appena più piccola.
Spero proprio che vi piaccia!!!
 
Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day e, finalmente, alla Scuola di Cucina di Gluten Free Travel & Living!
 
 

Torta di mele senza glutine e senza lattosio… basta poco per condividere un dolcetto.

Non sono allergica al lattosio. Gli allergici veri non si possono nemmeno avvicinarsi ad un alimento che contenga  lattosio. Io gli giro solo un pò alla larga…diciamo che se evito il latte e limito i latticini freschi mi sento meglio e il mio pancino (sul quale sfogo sempre qualunque forma di stress, poverino…) me ne è grato, ma non posso dire di essere allergica e forse nemmeno troppo intollerante. Normalmente nelle torte e nei dolci in generale utilizzo latte a ridotto contenuto di lattosio, ma ultimamente mi è capitato di incontrare persone davvero allergiche, per le quali anche una piccola quantità di questo elemento risulta pericolosa e mi sono ritrovata a pensare che, come per i celiaci, anche la loro vita non è tanto semplice.
Come noi devono controllare sempre tutto, organizzarsi al meglio quando sono fuori casa e fare attenzione sempre. Insomma,  non è facile….
Così ho iniziato a fare più attenzione agli ingredienti e quando posso provo a modificare qualche ricetta per eliminare il lattosio e renderla adatta sia ad un celiaco che ad un allergico.
Questa torta è stata il primo esperimento di dolce in tal senso. Uno dei ragazzi che lavorano nello studio dove mi sono recentemente trasferita è allergico al lattosio e, poco prima di Natale, l’ho preparata in modo che potessimo mangiarla tutti insieme e farci gli auguri.
Eccola qui!

La provai in versione glutinosa e me ne innamorai. La ricetta prevede che le mele siano parte dell’impasto stesso, ma credo che la versione sglutinata sia un pò più debole e le mele si depositano sul fondo. Ho provato a tagliarle a fettine sottili con la mandolina, per renderla più leggere, ma sono scese ugualmente.

Ad ogni modo, tagliandole a fettine sottili, le mele rilasciano molto più succo e la torta risulta deliziosa!

Questa la ricetta originale glutinosa:

– 3 mele golden o smith
– 150 g di burro
– 150 g di farina 00
– 150 g di zucchero
– 4 uova
– 1 bustina di lievito per dolci
– cannella in polvere

Questa la mia versione sglutinata:

– 2 mele golden
– 120 g olio di semi di girasole
– 200 g di farina Mix It! DS
– 150 g di zucchero
– 4 uova
– 1 bustina di lievito per dolci*
– cannella in polvere

Mettete nella planetaria le uova e lo zucchero e montate fino ad ottenere un composto spumoso e gonfio. Sbucciate e tagliate le mele con la mandolina, versateci sopra l’olio e mescolatele delicatamente in modo che risultino ben unte, poi unite la farina ed il lievito e mescolate di nuovo delicatamente. L’olio farà in modo che la farina si attacchi per bene alle mele (nella versione glutinosa questo permette alle mele di non colare a picco sul fondo della teglia. Nella mia torta hanno purtroppo fatto la fine del Titanic!!). Unite infine il composto di uova e zucchero, una generosa spolverata di cannella e amalgamate il tutto delicatamente. Ungete ed infarinate una teglia rotonda a cerniera (io ne ho usata una da 22 cm, ma va bene anche una più grande), versate l’impasto e cuocete a 180° in forno preriscaldato per 50 minuti circa.

Otterrete un dolce sofficissimo e profumatissimo!! Per questo genere di dolci normalmente utilizzo il mix per impasti lievitati di Felix e Cappera, ma per essere sicurissima che non ci fosse lattosio, questa volta ho provato con la farina Mix It! DS. Il risultato è stato ottimo! 🙂
Cercate però di consumare la torta in poco tempo, l’impasto è piuttosto umido e si conserva meno a lungo rispetto ad altri impasti più asciutti.
Buona torta di mele a tutti e buon venerdì sglutinato!! 😀

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluren Free (Fri)Day!

 

Mini calzoni senza glutine e senza lattosio…. e un lievito che mi boicotta.

Durante le feste di Natale ho provato per due volte a fare il panettone. Il risultato però è stato un completo disastro. Nonostante avessi seguito alla lettera la ricetta di Felix e Cappera (quindi non era minimamente ipotizzabile che non fosse affidabile) l’impasto non ne ha voluto proprio sapere di lievitare. O meglio, lievitava, ma poco…quel tantino che bastava a convincermi del fatto che il problema non fosse nel lievito, ma in un qualche altro errore commesso da me. Sta di fatto che non ho avuto il mio tanto sospirato panettone (e ho anche rosicato a bestia, ma questa è un’altra storia…)
Voi vi chiederete cosa c’entra un panettone con i mini calzoni ripieni. Il nesso purtroppo è proprio il lievito, che ho scoperto essere del tutto farlocco proprio mentre preparavo i mini calzoni.
Martedì sera infatti, in vista della partita di calcio che il Presidente avrebbe sicuramente voluto guardare (immagino si percepisca il mio totale disinteresse per l’argomento ^_^ ), ho deciso di preparare qualcosa di gustoso che fosse comodamente sgranocchiabile davanti alla tv e ho messo su l’impasto della pizza, usando una piccola parte di una bustina di lievito secco che, guarda caso, avevo utilizzato anche per i panettoni. Una tragedia. Dopo 3 ore, l’impasto era fermo. Immobile come uno stoccafisso. Neanche un piccolo accennino di lievitazione e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo con del calore in più.
Per rimediare al pasticcio, ne ho fatto delle piadine, trasformando la seratina “mini calzone” in quella “piadina di emergenza “. Buone le piadine, il Presidente non ha fatto una piega e ha spazzolato via tutto, però a quel punto avevo finalmente svelato l’arcano e trovato il colpevole: il dannato lievito!
E volevo i miei mini calzoni! (si, sono piuttosto testarda, ammetto ^_^). Così, la sera dopo, gettato nella pattumiera il lievito incriminato, ho rifatto l’impasto della pizza usando una nuova bustina e…..è lievitato a meraviglia. Olè!
Un pò di fantasia con gli ingredienti per il ripieno ed ecco qui i miei mini calzoni!

 

 

Con ripieno di mozzarella (senza lattosio), funghi e prosciutto cotto…

Con ripieno di mozzarella (sempre senza lattosio), prosciutto crudo e pomodorini secchi…slurrrp!!

 

Ne ho fatti anche con mozzarella e prosciutto crudo e mozzarella e prosciutto cotto, ma non ho fatto in tempo a fotografarli, il Presidente è stato più veloce! 😉
 
Questi gli ingredienti:
 
Per l’impasto ho usato la ricetta della Pizza di Felix nella variante senza lattosio e con queste dosi:
– 200 g Farina Nutrisì per pane
– 100 g Farina Mix It! DS
– 200 g di acqua
– 5 g di lievito secco ( questa volta ho usato quello glutafin)
– 2 cucchiai di olio evo
– 1/2 cucchiaino di zucchero
– 1 cucchiaino di sale
 
Per il ripieno:
– 2 mozzarelle Accadì senza lattosio
– prosciutto crudo a cubetti
– prosciutto cotto a cubetti (senza lattosio)
– funghi secchi (ben ammorbiditi nell’acqua calda)
– pomodorini secchi sott’olio 
Le dosi del ripieno sono assolutamente a piacere, dipendono dai vostri gusti (e mi raccomando, occhio alle contaminazioni quando scegliete gli ingredienti)
 
Prima di tutto mettete nell’impastatrice il lievito sciolto nell’acqua e lo zucchero, poi aggiungete l’olio e la farina e iniziate ad impastare. Quando la pallina di impasto avrà iniziato a formarsi aggiungete il sale e lasciate lavorare l’impastatrice finchè il tutto non sarà bel amalgamato. Trasferite l’impasto in una ciotola ben unta con olio evo e lasciate lievitare nel forno con la lucina accesa per almeno 2 ore.
Una volta lievitato a dovere, prelevate delle piccole parti di impasto, fatene delle palline e stendetele a forma di cerchio su un piano ben infarinato. Con queste dosi io ho ottenuto 8 mini calzoni delle dimensioni che vedete e stendendo l’impasto sottile affinchè non risultassero pesanti.
Farcite a piacere, bagnate con un pò di acqua metà del il bordo del cerchio  (in modo che la pasta si chiuda bene) e ripiegate la pasta “a metà”, dando appunto la forma classica del calzone. (anche se somiglia di più ad un grosso raviolone!). A questo punto io ho ripiegato di nuovo il bordo e ho chiuso bene facendo pressione con una forchetta.
In forno a 200° finchè non saranno coloriti a dovere. Sono buonissimiiiiii!!!! 🙂 

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

 

Zuppa di funghi misti…. mentre il lavoro mi travolge e si rompe tutto.

Dire che l’ultimo mese e mezzo è stato infernale è dire poco. Una media di 12 comode ore di lavoro ogni giorno sia per me che per il Presidente e una sequenza surreale di problemi, imprevisti e pasticci da far impallidire la Signora Sfiga in persona.
A dare il via alla rivoluzione tecnologica per la liberazione delle macchine dall’umano oppressore, è stato il mio pc di lavoro. Nel giro di tre giorni ho perso il conto delle schermate blu che mi ha carinamente rifilato mentre cercavo disperatamente di lavorare o almeno di salvare i dati il più spesso possibile (e poi c’è ancora chi mi dice che i pc sono meglio dei Mac… ma per favore!!!). Il Presidente, dall’alto della sua sapienza informatica, ha cercato di rianimarlo in tutti i modi, ma niente. Alla fine dopo 2 settimane di patimenti, arrabbiature bestiali e crisi isteriche come se piovessero, mi è toccato ricomprarlo. Olè!
Qualche giorno dopo essere stata tradita dal pc, è stato il turno della macchina. Ok. Ho un macinino. Daccordo. Ma il macinino doveva proprio decidere di mollarmi quando ero in ritardo per una riunione importante, fuori pioveva a dirotto ed in una zona del cavolo?? Per fortuna sono riuscita comunque a tornare a casa e per fortuna il meccanico l’ha rimessa in sesto, ma per quasi una settimana niente macinino. Ollè!!
Subito dopo è toccato alla caldaia, che ha deciso di funzionare in maniera del tutto randomica. Vuoi l’acqua calda? Prova ad aprire il rubinetto e vedi che succede: se mi gira bene mi accendo, altrimenti…no! Così, semplicemente. Acqua calda a sorpresa. Una caldaia con un gran senso dell’umorismo. Olllèè!!!
Mica penserete che sia finita qui…no no, c’è stata anche l’aspirapolvere. Cinque anni di onorato servizio e poi …paff… morta. Defunta. Spirata nel bel mezzo dell’utilizzo. Povera piccola, quante soddisfazioni ci aveva dato…..Ollllèèèèè!!!!!
In questo clima di festosa collaborazione tra uomo e macchina, nei miei rari momenti liberi cercavo comunque di cucinare (cosa che normalmente riesce a rilassarmi anche dopo la peggiore delle giornate), ma…. niente, il caos tecnologico sembrava aver contagiato anche la mia cucina. Perciò la torta al cioccolato, cannella e caffè non ne ha voluto sapere di lievitare (per 2 volte…ma non mi arrendo), il delizioso rosti con prosciutto cipollotti e gruyèr si è incollato alla padella (nessuna speranza di poter scattare uno straccio di fotografia presentabile, anche se era delizioso) e la ricetta del polpettone ripieno trovata su internet si è rivelata assolutamente sublime, peccato però che il polpettone in questione  si sia aperto durante la cottura. Daccordo era buonissimo, ma voi avreste postato le foto di un polpettone che somigliava ad una gigantesca vongola??!!
Va bene che è un blog amatoriale, ma un minimo di dignità bisogna pur preservarla.
In tutto questo caos, con l’arrivo del primo freddino è arrivata anche la voglia di zuppe calde. Normalmente le zuppe hanno bisogno di tempo per cuocere e non si prestano ad essere preparate all’ultimo momento quando arrivi a casa alle 9 di sera, ma questo esperimento si è rivelato gustoso, saporito e anche veloce! Perciò, un disastro via l’altro, eccovi la mia zuppetta di funghi facile facile 🙂
 

Questi gli ingredienti per 2 persone:

– 2 costine di sedano piccole
– 250 g di funghi misti freschi
– 1 cipollotto
– olio evo
– vino bianco (1/2 bicchiere)
– brodo (1 tazza e 1/2)
– 1 peperoncino fresco
– 2 cucchiai di farina Mix It!
– sale q.b.
– pepe q.b.

Tritate il cipollotto ed il sedano e metteteli a rosolare nell’olio evo. Aggiungete i funghi (puliti e tagliati a pezzetti). Quando saranno un pò appassiti sfumateli col vino bianco e dopo un paio di minuti aggiungete il brodo ( io ho aggiunto una tazza e 1/2 di acqua e poi un paio di cucchiaini di Dialbrodo 😉 ). Unite il peperoncino tritato, sale e pape. Quando la zuppa sarà ben insaporita aggiungete la farina e mescolate bene. La farina servirà a rendere appena più densa la zuppa. Servite con una spolveratina di pepe e foglioline di sedano tritate. E’ buonissima e davvero confortevole quando fa freddo 😀
 

 

Pizza presidenziale e tortore tubanti

Le tortore sono coccolose. Veramente. Non mi era mai capitato di osservarle da vicino ed ho scoperto che sono coccolosissime. Verseggiano, si accoccolano vicine, si scambiano richiami e arruffamenti di penne. Insomma sono pennuti veramente affettuosi e decisamente poco paurosi, visto che mi hanno tranquillamente lasciata avvicinare al davanzale della finestra su cui stavano tubando senza fare una piega. Peccato però che quando mi sono avvicinata ho notato che, non solo i pennutini innamorati avevano scelto il mio davanzale per le loro effusioni, ma avevano iniziato a portare i primi rametti per fare il nido! No dico, il nido!!! Io le adoro le tortore, ma fare il nido tra la zanzariera ed il telaio della persiana non si può!
Non potevo lasciarle li, a meno di rinunciare ad aprire la finestra fino alla maggiore età dei tortorellini che sarebbero sicuramente arrivati. Quindi, con la morte nel cuore, ho aspettato che si allontanassero per chiudere le persiane della finestra e tenerle serrate fino a quando non avessero capito e trovato un posto più adatto al loro nido.
Quindi problema risolto, direte voi. Tecnicamente si, peccato che negli ultimi 2 giorni le tortore  abbiano continuato a svolazzare intorno alla finestra con aria supplichevole e io mi sia sentita un autentico mostro! Un’ignobile sfrattatrice di tortorelle in amore! Una distruggi famiglie! Se non fosse  stato per il Presidente che, giustamente, mi ha ricordato ogni mattina che tenere due tortore in casa proprio non si può, a quest’ora il nido glielo avevo fatto io, completo di ala benessere, piscina privata e nursery.
In tutto questo, per rimediare ai miei sensi di colpa….coccolo il Presidente (quale cura migliore?) e gli cucino la pizza dei suoi desideri 😉
 
Signore, signori e tortore tubanti, ecco a voi la pizza del Presidente!
 
 
L’impasto base è quello della pizza di Felix, ma ne ho dimezzato le dosi, sostituito il lievito di birra con il lievito madre e aggiustato un pochino i liquidi.
 
Per l’impasto:
– 200 g di farina Nutrisì
– 100 g di farina Mix It!
– 200 g di acqua tiepida (io un pochino di meno perchè il lievito madre contiene di suo una piccola parte di acqua)
– 150 g circa di lievito madre senza glutine (io so tutto quello che mi avanza dal rinfresco, a volte è anche un pochino di più)
– 1 cucchiaio e 1/2 di olio
– un pizzico di zucchero e un cucchiaiono di sale.
 
 
Per il condimento:
– 500 grammi di broccoli siciliani
– una mozzarella da 150 grammi, ma potete metterne quanta volete a gusto vostro (io ne ho usato una senza lattosio
– 2 salsicce medie
– una decina di pomodorini piccadilly
– 1 spicchio di aglio, 
– peperoncino
– sale
olio evo
 
Iniziamo dall’impasto della pizza. Mettete nella ciotola dell’impastatrice il lievito madre e l’acqua e mescolate bene con un cucchiaio, poi aggiungere lo zucchero, l’olio, la farina e per ultimo il sale, facendo attenzione che non venga a contatto diretto con il lievito. Fate andare l’impastatrice prima a bassa velocità, per dare una prima mescolata a tutti gli ingredienti, poi aumentate e lavorate per 5 minuti o comunque finchè l’impasto non sarà ben amalgamato e un pò appiccicoso.
Se usate il lievito madre e ogni volta che fate la pizza l’impasto vi viene diverso e più o meno appiccicoso non preoccupatevi è normale, dipende da quanto è umido il lievito madre che state usando, In ogni caso, la pizza risulterà sempre buonissima e con le mani oliate, non avrete problemi a stenderla.
Una volta pronto, trasferite l’impasto in una ciotola oliata, coprite con della pellicola e mettete a lievitare nel forno con la lucina accesa. Io di solito preparo l’impasto la mattina o all’ora di pranzo per la sera (non avendo molto tempo a disposizione, preparo quando posso e faccio fare lievitazioni belle lunghe), ma  normalmente sono sufficienti 4 ore più o meno.
 
Per il condimento invece, ho assecondato i desideri del Presidente, che aveva assaggiato questa pizza in un locale e se ne era innamorato. Prima di tutto bisogna pulire e lessare i broccoli per poi ripassarli in padella con aglio, olio, peperoncino e sale. poi tritate per bene, la mozzarella, tagliate a dadini i pomodori e spellate le salsicce. Una volta che tutti gli ingredienti sono pronti e l’impasto ben lievitato, potete stenderlo. Posizionate un foglio di carta forno sulla teglia (io uso proprio quella del forno, a me la pizza piace sottile e croccante e questa dose è perfetta per la teglia classica da forno ) e cospargetelo di olio evo, poi rovesciate l’impasto direttamente nella teglia e, con le mani ben oliate allargatelo piano piano in modo uniforme. Una volta stesa la base, prendete le salsicce spellate, sbriciolatele su tutta la pizza, aggiungete un filo di olio evo ed infornate a 200° finchè la salsiccia non sarà cotta e la pizza inizierà ad essere un pò croccante sui bordi A questo tirate fuori la teglia dal forno, aggiungete la mozzarella, i pomodorini, i broccoli e infornatela di nuovo solo per qualche minuto, il tempo necessario alla mozzarella per sciogliersi per bene.
A me è piaciuta tantissimo e il Presidente l’ha divorata 🙂
 
Queste sono altre versioni, stesso impasto, diverso il condimento:
qui la base era col pomodoro e ho aggiunto carciofini, olive nere e prosciutto crudo….
 
 
…pomodoro, olive, prosciutto crudo e fettine sottili di provola…..
 
 
…margherita classica 🙂
 
 
Magari la prossima volta che faccio la pizza ne lascerò un pezzetto fuori dalla finestra… magari le tortore mi perdoneranno!