Insalata con pollo e avocado al lime …. e un finto orto defunto!

Niente da fare. Per quanto io mi sia impegnata, sforzata e dedicata, il mio finto orto è definitivamente spirato. O meglio, non è solo spirato (dire che è spirato potrebbe far pensare a delle piantine che lentamente, nonostante le cure, non sono riuscite a sopravvivere), sarebbe più corretto dire che è proprio stramazzato! Totalmente avvizzito. Irrimediabilmente “spatasciato”! (come direbbe il mio adorato nipotino. Amore di zia!).
Ho provato di tutto, dalle polveri da nebulizzare sulle foglie alla potatura totale, dal rinvaso con combo polvere nebulizzata-potatura totale, ai riti voodoo. Ma niente. Ogni volta le pie piantine ricrescevano più rachitiche, scheletriche e malate di prima. La terza volta che sono tornata al negozio di prodotti per piante, il titolare mi ha guardato perplesso e ha esclamato “Signorì, ma nun fa prima a comprallo al supermercato ‘sto prezzemolo?”
Al che mi sono resa conto che forse era il caso di interrompere l’accanimento terapeutico e nevrotico sul mio finto orto…anche perchè nel frattempo, non potendo utilizzare le mie speziette malatissime, avevo ripreso a comprarle.
Dunque, la mattina dopo, coraggio a due mani,  il davanzale del pianerottolo è stato sgomberato. Via tutto. Fine dell’orto. I quasi cadaveri (i pochi sopravvissuti) sono stati trasferiti da tesorodisuocera per un estremo tentativo di rianimazione (se non ci riesce lei non c’è davvero speranza!)
L’unica pianta sopravvissuta e rigogliosa è una meravigliosa Aloe vera! (si…lo so…è una pianta grassa…non dite nulla vi prego). Tristemente consapevole del fatto che sono in grado di far sopravvivere solo delle piante grasse, mi consolo pensando che almeno la mia è utilissima per curare la pelle, le ustioni, le irritazioni e un sacco di altre cose! (E funziona alla grande! Ecco!). 
Conterà pur qualcosa.
 
Per consolarmi, ho preparato un’insalata di pollo e avocado al lime.

 

Facilissima, velocissima e davvero buona!
Questo gli ingredienti:

– Insalata mista (a vostro gusto)
– un avocado maturo
– pomodorini (io ho usato i piccadilly)
– una scatoletta di mais
– petto di pollo a fette
– olio evo
– succo di lime
– sale e pepe

le dosi sono assolutamente a gusto vostro. 
Lavate bene l’insalata, tagliate i pomodorini e scolate per bene il mais. Tagliate a cubetti l’avocato e spruzzatelo con del succo di lime. Poi, in una piastra bella calda con solo un filo di olio, grigliate il pollo e aggiungete sale, pepe e qualche goccia di lime. A questo punto unite tutti gli ingredienti e condite con una vinaigrette fatta di olio, succo di lime e sale. Aggiungete per ultimo il pollo tagliato a fettine e l’insalata è pronta!
Solo un consiglio, non esagerate col lime nella vinaigrette, a me è scappata un pò la mano stavolta e il povero Presidente, pur mangiandola tutta, ha avuto qualche difficoltà…sant’uomo 😛

Rifatte senza glutine: pasta sfiziosa

Ultimo appuntamento per questa edizione delle rifatte. Partecipare è stato davvero emozionante… anche se solo con tre ricette, sono felice di aver provato a dare il mio piccolo contributo.
La ricetta che chiude in bellezza il secondo anno “rifatto” è la pasta sfiziosa di Tania.
Sfiziosa è proprio la definizione giusta! E un piatto veloce e semplice, ma gustosissimo!
Ecco la mia versione.

 Questi gli ingredienti che ho usato:

– 1/2 cipolla bianca tagliata a fettine sottili
– 1 fetta di guanciale tagliata a pezzetti
– una decina di pomodorini pachino tagliati a cubetti.
– olio evo
– 180 g di pasta (io ho usato le penne Garofalo)
– provolone piccante a volontà
– sale

Rispetto agli ingredienti originari ho sostituito la pancetta con il guanciale (che in casa regna sovrano 😀 ) e il provolone del monaco col provolone piccante, ma solo perchè non sono riuscita a trovare l’ingrediente originario (e non avendolo mai assaggiato ero davvero curiosa..sob sob!).
Visto che avevo tagliato la cipolla a fettine molto sottili, ho fatto soffriggere prima il guanciale e poi ho aggiunto la cipolla (per evitare che si bruciasse). Sciolto un pò il grasso del guanciale, ho aggiunto i pomodorini e ho lasciato cuocere giusto il tempo necessario per la cottura della pasta ( 8-10 minuti al massimo). Una generosa spolverata di provolone grattugiato e il gioco è fatto! La pasta sfiziosa è pronta per essere gustata.
Davvero buona Tania, complimenti!

Un grande abbraccio a tutte! Vi auguro di trascorrere una magnifica estate e spero di ritrovarvi tutte ad ottobre per una nuova edizione delle rifatte.
E un grazie particolare alle anime pie che ogni mese raccolgono e pubblicano tutte queste ricette favolose, per la disponibilità con cui hanno risposto a tutte le mie domande e per la pazienza dimostrata nel gestire i pasticci combinati con i post, i permalink e le mail inviate alle ore più impensate 😀
A presto!!!

Pizza presidenziale e tortore tubanti

Le tortore sono coccolose. Veramente. Non mi era mai capitato di osservarle da vicino ed ho scoperto che sono coccolosissime. Verseggiano, si accoccolano vicine, si scambiano richiami e arruffamenti di penne. Insomma sono pennuti veramente affettuosi e decisamente poco paurosi, visto che mi hanno tranquillamente lasciata avvicinare al davanzale della finestra su cui stavano tubando senza fare una piega. Peccato però che quando mi sono avvicinata ho notato che, non solo i pennutini innamorati avevano scelto il mio davanzale per le loro effusioni, ma avevano iniziato a portare i primi rametti per fare il nido! No dico, il nido!!! Io le adoro le tortore, ma fare il nido tra la zanzariera ed il telaio della persiana non si può!
Non potevo lasciarle li, a meno di rinunciare ad aprire la finestra fino alla maggiore età dei tortorellini che sarebbero sicuramente arrivati. Quindi, con la morte nel cuore, ho aspettato che si allontanassero per chiudere le persiane della finestra e tenerle serrate fino a quando non avessero capito e trovato un posto più adatto al loro nido.
Quindi problema risolto, direte voi. Tecnicamente si, peccato che negli ultimi 2 giorni le tortore  abbiano continuato a svolazzare intorno alla finestra con aria supplichevole e io mi sia sentita un autentico mostro! Un’ignobile sfrattatrice di tortorelle in amore! Una distruggi famiglie! Se non fosse  stato per il Presidente che, giustamente, mi ha ricordato ogni mattina che tenere due tortore in casa proprio non si può, a quest’ora il nido glielo avevo fatto io, completo di ala benessere, piscina privata e nursery.
In tutto questo, per rimediare ai miei sensi di colpa….coccolo il Presidente (quale cura migliore?) e gli cucino la pizza dei suoi desideri 😉
 
Signore, signori e tortore tubanti, ecco a voi la pizza del Presidente!
 
 
L’impasto base è quello della pizza di Felix, ma ne ho dimezzato le dosi, sostituito il lievito di birra con il lievito madre e aggiustato un pochino i liquidi.
 
Per l’impasto:
– 200 g di farina Nutrisì
– 100 g di farina Mix It!
– 200 g di acqua tiepida (io un pochino di meno perchè il lievito madre contiene di suo una piccola parte di acqua)
– 150 g circa di lievito madre senza glutine (io so tutto quello che mi avanza dal rinfresco, a volte è anche un pochino di più)
– 1 cucchiaio e 1/2 di olio
– un pizzico di zucchero e un cucchiaiono di sale.
 
 
Per il condimento:
– 500 grammi di broccoli siciliani
– una mozzarella da 150 grammi, ma potete metterne quanta volete a gusto vostro (io ne ho usato una senza lattosio
– 2 salsicce medie
– una decina di pomodorini piccadilly
– 1 spicchio di aglio, 
– peperoncino
– sale
olio evo
 
Iniziamo dall’impasto della pizza. Mettete nella ciotola dell’impastatrice il lievito madre e l’acqua e mescolate bene con un cucchiaio, poi aggiungere lo zucchero, l’olio, la farina e per ultimo il sale, facendo attenzione che non venga a contatto diretto con il lievito. Fate andare l’impastatrice prima a bassa velocità, per dare una prima mescolata a tutti gli ingredienti, poi aumentate e lavorate per 5 minuti o comunque finchè l’impasto non sarà ben amalgamato e un pò appiccicoso.
Se usate il lievito madre e ogni volta che fate la pizza l’impasto vi viene diverso e più o meno appiccicoso non preoccupatevi è normale, dipende da quanto è umido il lievito madre che state usando, In ogni caso, la pizza risulterà sempre buonissima e con le mani oliate, non avrete problemi a stenderla.
Una volta pronto, trasferite l’impasto in una ciotola oliata, coprite con della pellicola e mettete a lievitare nel forno con la lucina accesa. Io di solito preparo l’impasto la mattina o all’ora di pranzo per la sera (non avendo molto tempo a disposizione, preparo quando posso e faccio fare lievitazioni belle lunghe), ma  normalmente sono sufficienti 4 ore più o meno.
 
Per il condimento invece, ho assecondato i desideri del Presidente, che aveva assaggiato questa pizza in un locale e se ne era innamorato. Prima di tutto bisogna pulire e lessare i broccoli per poi ripassarli in padella con aglio, olio, peperoncino e sale. poi tritate per bene, la mozzarella, tagliate a dadini i pomodori e spellate le salsicce. Una volta che tutti gli ingredienti sono pronti e l’impasto ben lievitato, potete stenderlo. Posizionate un foglio di carta forno sulla teglia (io uso proprio quella del forno, a me la pizza piace sottile e croccante e questa dose è perfetta per la teglia classica da forno ) e cospargetelo di olio evo, poi rovesciate l’impasto direttamente nella teglia e, con le mani ben oliate allargatelo piano piano in modo uniforme. Una volta stesa la base, prendete le salsicce spellate, sbriciolatele su tutta la pizza, aggiungete un filo di olio evo ed infornate a 200° finchè la salsiccia non sarà cotta e la pizza inizierà ad essere un pò croccante sui bordi A questo tirate fuori la teglia dal forno, aggiungete la mozzarella, i pomodorini, i broccoli e infornatela di nuovo solo per qualche minuto, il tempo necessario alla mozzarella per sciogliersi per bene.
A me è piaciuta tantissimo e il Presidente l’ha divorata 🙂
 
Queste sono altre versioni, stesso impasto, diverso il condimento:
qui la base era col pomodoro e ho aggiunto carciofini, olive nere e prosciutto crudo….
 
 
…pomodoro, olive, prosciutto crudo e fettine sottili di provola…..
 
 
…margherita classica 🙂
 
 
Magari la prossima volta che faccio la pizza ne lascerò un pezzetto fuori dalla finestra… magari le tortore mi perdoneranno!

Spaghetti con barba di frate

Finalmente è arrivato il periodo (breve purtroppo) degli agretti o barba di frate, che dir si voglia. Mi piacciono tantissimo e ne mangio a ciotole, perciò quando ho visto questa ricetta di Felix per un cake salato con la barba di frate, non ho resistito e mi sono subito cimentata. Ve la stra-consiglio perchè è proprio deliziosa!!!
Però nel preparare il cake ho cotto più agretti dei quelli che mi servivano, dunque cosa fare di quelli in più? Dopo aver provato la ricetta di Felix, condirli e mangiarli semplicemente all’agro mi sembrava un insulto alla loro bontà, perciò mi sono messa in caccia su internet per trovare qualche idea e, mettendo insieme ciò che il mio frigo offriva oggi, ne è venuto fuori un primo saporito e davvero sfizioso 🙂

Questi gli ingredienti per 2 persone:

– 180-200 g di spaghetti (io ho usato i Fini/Biaglut, ma solo perchè avevo finito quelli Garofalo!)
– olio evo
– 1 spicchio di aglio
– peperoncino
– 6 pomodorini piccadilly
– 1 etto gamberetti sgusciati (dose fantasiosamente stimata! Ne avevo un sacchettino nel congelatore, ma non li ho pesati)
– un mazzetto piccolo di agretti lessati
– sale q.b.

Fate rosolare in una tegame olio, aglio e peperoncino e poi aggiungete i pomodorini tagliati a cubetti ed i gamberetti. Io li ho presi direttamente dal congelatore, tanto sono piccoli e si cuociono in un attimo anche se congelati. Per ultimi unite gli agretti e regolate di sale. Il tutto sarà pronto in non più di 10 minuti, giusto il tempo di cuocere la pasta. Unite il condimento agli spaghetti, amalgamate per bene e servite.

Un primo leggero e sfizioso 😉

Patate piccanti con taccole e pomodorini

Oggi ricettina improvvisata. Tanto lavoro e poco tempo….di nuovo. Sob! Quando non si ha tempo di spulciare blog e forum a caccia di un piatto goloso e stuzzicante, resta solo la fantasia.
Perciò ecco qui la mia ricetta inventata: patate piccanti con taccole e pomodorini!
Suona bene calcolando che rastrellato tutto quello che ho trovato in casa  e l’ho messo insieme quasi a casaccio 🙂 Il risultato però è stato davvero gustoso, rustico e parecchio saporito.

Questi gli ingredienti del tutto approssimativi (visto che non ho pesato nulla e ho dosato a caso!)

– 4 patate (di media grandezza)
– 3 o 4 etti di taccole (aumentate o diminuite a gusto vostro)
– una decina di pomodorini (io ho usato i piccadilly)
– peperoncino (io ho abbondato)
– olio evo
– aglio (uno spicchio per le patate e mezzo per le taccole)
– sale
– vino bianco (mezzo bicchiere)

Fate soffriggere in una padella capiente dell’olio evo, uno spicchio d’aglio ed il peperoncino. Quando l’olio comincerà ad essere profumato, unite le patate tagliate a tocchetti piccoli (così cuoceranno più in fretta e si insaporiranno di più) e coprite con un coperchio. Non giratele troppo finchè non avranno iniziato a fare un pò di crosticina, altrimenti rischiate di spappolarle. Una volta dorate, sfumate col vino bianco e lasciate a cuocere a fuoco non troppo alto e senza coperchio finchè non sarà evaporato. Poi aggiungete il sale.

In un’altra padella fate soffriggere olio evo, mezzo spicchio d’aglio (non sono una grandissima amante) e un pizzico di peperoncino (qui sono andata cauta perchè avevo abbondato sulle patate), aggiungete le taccole spezzettate, coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco medio girando di tanto in tanto.
Quando le taccole saranno quasi cotte aggiungete i pomodorini tagliati a pezzetti e salate e quando il succo dei pomodori si sarà ridotto, trasferite tutto nella padella delle patate (che ormai saranno già di loro saporite a belle dorate).
Mescolate delicatamente per qualche minuto e lasciate raffreddare il tutto un pochino prima di servire (secondo me questo piatto è molto più buono se non viene servito troppo caldo).
L’esperimento mi ha lasciata davvero soddisfatta ed il Presidente ha spazzolato via tutta la teglia…. promosso anche l’intruglio! 😉