Mini calzoni senza glutine e senza lattosio…. e un lievito che mi boicotta.

Durante le feste di Natale ho provato per due volte a fare il panettone. Il risultato però è stato un completo disastro. Nonostante avessi seguito alla lettera la ricetta di Felix e Cappera (quindi non era minimamente ipotizzabile che non fosse affidabile) l’impasto non ne ha voluto proprio sapere di lievitare. O meglio, lievitava, ma poco…quel tantino che bastava a convincermi del fatto che il problema non fosse nel lievito, ma in un qualche altro errore commesso da me. Sta di fatto che non ho avuto il mio tanto sospirato panettone (e ho anche rosicato a bestia, ma questa è un’altra storia…)
Voi vi chiederete cosa c’entra un panettone con i mini calzoni ripieni. Il nesso purtroppo è proprio il lievito, che ho scoperto essere del tutto farlocco proprio mentre preparavo i mini calzoni.
Martedì sera infatti, in vista della partita di calcio che il Presidente avrebbe sicuramente voluto guardare (immagino si percepisca il mio totale disinteresse per l’argomento ^_^ ), ho deciso di preparare qualcosa di gustoso che fosse comodamente sgranocchiabile davanti alla tv e ho messo su l’impasto della pizza, usando una piccola parte di una bustina di lievito secco che, guarda caso, avevo utilizzato anche per i panettoni. Una tragedia. Dopo 3 ore, l’impasto era fermo. Immobile come uno stoccafisso. Neanche un piccolo accennino di lievitazione e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo con del calore in più.
Per rimediare al pasticcio, ne ho fatto delle piadine, trasformando la seratina “mini calzone” in quella “piadina di emergenza “. Buone le piadine, il Presidente non ha fatto una piega e ha spazzolato via tutto, però a quel punto avevo finalmente svelato l’arcano e trovato il colpevole: il dannato lievito!
E volevo i miei mini calzoni! (si, sono piuttosto testarda, ammetto ^_^). Così, la sera dopo, gettato nella pattumiera il lievito incriminato, ho rifatto l’impasto della pizza usando una nuova bustina e…..è lievitato a meraviglia. Olè!
Un pò di fantasia con gli ingredienti per il ripieno ed ecco qui i miei mini calzoni!

 

 

Con ripieno di mozzarella (senza lattosio), funghi e prosciutto cotto…

Con ripieno di mozzarella (sempre senza lattosio), prosciutto crudo e pomodorini secchi…slurrrp!!

 

Ne ho fatti anche con mozzarella e prosciutto crudo e mozzarella e prosciutto cotto, ma non ho fatto in tempo a fotografarli, il Presidente è stato più veloce! 😉
 
Questi gli ingredienti:
 
Per l’impasto ho usato la ricetta della Pizza di Felix nella variante senza lattosio e con queste dosi:
– 200 g Farina Nutrisì per pane
– 100 g Farina Mix It! DS
– 200 g di acqua
– 5 g di lievito secco ( questa volta ho usato quello glutafin)
– 2 cucchiai di olio evo
– 1/2 cucchiaino di zucchero
– 1 cucchiaino di sale
 
Per il ripieno:
– 2 mozzarelle Accadì senza lattosio
– prosciutto crudo a cubetti
– prosciutto cotto a cubetti (senza lattosio)
– funghi secchi (ben ammorbiditi nell’acqua calda)
– pomodorini secchi sott’olio 
Le dosi del ripieno sono assolutamente a piacere, dipendono dai vostri gusti (e mi raccomando, occhio alle contaminazioni quando scegliete gli ingredienti)
 
Prima di tutto mettete nell’impastatrice il lievito sciolto nell’acqua e lo zucchero, poi aggiungete l’olio e la farina e iniziate ad impastare. Quando la pallina di impasto avrà iniziato a formarsi aggiungete il sale e lasciate lavorare l’impastatrice finchè il tutto non sarà bel amalgamato. Trasferite l’impasto in una ciotola ben unta con olio evo e lasciate lievitare nel forno con la lucina accesa per almeno 2 ore.
Una volta lievitato a dovere, prelevate delle piccole parti di impasto, fatene delle palline e stendetele a forma di cerchio su un piano ben infarinato. Con queste dosi io ho ottenuto 8 mini calzoni delle dimensioni che vedete e stendendo l’impasto sottile affinchè non risultassero pesanti.
Farcite a piacere, bagnate con un pò di acqua metà del il bordo del cerchio  (in modo che la pasta si chiuda bene) e ripiegate la pasta “a metà”, dando appunto la forma classica del calzone. (anche se somiglia di più ad un grosso raviolone!). A questo punto io ho ripiegato di nuovo il bordo e ho chiuso bene facendo pressione con una forchetta.
In forno a 200° finchè non saranno coloriti a dovere. Sono buonissimiiiiii!!!! 🙂 

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

 

Uova alla Benedict. Una cosina leggera…

Chi di voi non ha mai sentito parlare delle uova alla Benedict? Se siete un minimo pratici di cucina o se siete solo dei tossico dipendenti di trasmissioni tipo Masterchef Usa, Top Chef e Hell’s Kitchen (come me, hi hi hi!) non potete non conoscerle. Si tratta di un uovo in camicia adagiato su una fetta di pane tostato con prosciutto, il tutto cosparso da salsa olandese… un tripudio di colesterolo e proteine assolutamente irresistibile!
Le persone normali quando tornano a casa alle 10 di sera dopo un’interminabile giornata di lavoro, per cena si preparerebbero al massimo un paio di uova al tegamino, ma visto che normale non lo sono (una che impasta stelline biscottose e sorridenti tanto normale non è…), io mi sono messa ai fornelli col Presidente con un unico ed ambizioso obiettivo: le uova alla Benedict!
E quando mi metto in testa una cosa….quella è! 🙂

La ricetta originale che ho usato la trovate qui.
Questi gli ingredienti:

– 1 uovo
– una fetta di pane tostato (io ho usato il pane affettato Coop senza glutine)
– una fetta di prosciutto (per me crudo e saporito)
– prezzemolo tritato
– un cucchiaio di aceto (da mettere nell’acqua per bollire l’uovo. Dicono che aiuti l’albume ad addensarsi, ma io non l’ho usato)

Per la salsa olandese:


– un tuorlo
– una noce di burro
– mezzo cucchiaino di succo di limone
– sale e pepe

Per prima cosa bisogna tostare il pane sul quale poi si metterà il prosciutto. Dopo di che si passa alle uova in camicia. Se vi dicono che le uova in camicia sono semplici non ci credete! O meglio, cuocersi si cuociono in un attimo, ma farle venire con una forma decente è un’altra faccenda.
Perciò dopo aver studiato attentamente la strategia migliore per non ritrovarmi con una stracciatella di uovo in tegame, ho adottato la tecnica di Julia Child (e chi sennò??). Con una spilla da balia ho fatto delicatamente un buchino sul guscio dell’uovo e l’ho tenuto nell’acqua bollente per 15 secondi. Questa operazione rende appena più denso l’albume ed è più facile che, una volta aperto nell’acqua, rimanga compatto (Julia Child la sapeva lunga….). Poi lo aprite delicatamente in una ciotolina e, dopo aver creato un vortice nell’acqua bollente con un cucchiaio, lo fate scivolare proprio nel centro del mulinello e continuate a girare l’acqua delicatamente. Dopo circa un minuto e mezzo (ma potete tenerlo di più se lo preferite ben cotto), ripescate l’uovo con delicatezza.
Dopo averci lavorato in due, al quarto tentativo io e il Presidente siamo riusciti ad avere l’uovo in camicia perfetto!

Grande soddisfazione!
A questo punto non resta che mettere in un piccolo mixer (nel mio caso un mini frullatore) il tuorlo dell’uovo con il burro fuso e frullare tutto per bene. Quando il composto sarà diventato spumoso, aggiungete il succo di limone, sale, pepe e frullate tutto di nuovo. Il risultato sarà una crema buonissima e assolutamente perfetta sulle uova. (Viva Julia Child!)
Adagiate l’uovo sulla fetta di pane e prosciutto, cospargetelo di salsa, date una spruzzatina di prezzemolo e …. voilat!

Per correttezza confesso che dopo averne mangiate un paio mi sono preparata un bicchierino di robetta effervescente per digerire…. così, giusto per precauzione 😉
Bon appetit!