Fusilloni alla “come se non ci fosse un domani!”

Una riccia come me poteva forse non partecipare ad un contest intitolato “Un fusillo per capello”?? Assolutamente no!! Perciò eccomi qui, con una ricetta che rappresenta un autentico peccato di gola, creata unendo ingredienti perfetti per gratificarsi in una giornata invernale. Una sola regola per gustarla come di deve: non pensate al domani! Dimenticatevi delle diete, delle calorie, dei grassi e pensate solo a godervi il sapore squisito di questa pasta lussuriosa! 🙂
Eccola qui!

 

 

La consistenza di questi fusilloni vi sorprenderà! Nessuna, ma proprio nessuna differenza con la pasta glutinosa. Il Presidente (che non essendo celiaco può ancora mangiare la pasta normale), l’ha divorata estasiato! Inoltre, meraviglia delle meraviglie, per farla scuocere dovrete veramente impegnarvi, perchè tiene benissimo la cottura. I tempi riportati nella convezione indicavano 8 minuti, io l’ho scolata dopo quasi 12  ed era ancora bella al dente come piace a me. Insomma, favolosa!
 

Questi gli ingredienti:

– 200 g di Fusilloni La Fabbrica della Pasta Senza Glutine di Gragnano
– 1 salsiccia di maiale
– 10 pomodori secchi sott’olio*
– 100 g (circa) di piselli (io ho usato quelli surgelati)*
– 120 ml (circa) di panna da cucina (io mi sono regolata a occhio e ho usato poco più di mezza confezione da 200 ml)
– un cipollotto
– peperoncino
– olio evo
– sale e pepe q.b.

*Come da prontuario o comunque rigorosamente senza glutine.

Cominciamo dalla salsa. Fate rosolate in poco olio evo il cipollotto pulito e tritato,  la salsiccia spellata e sbriciolata ed il peperoncino. Quando la carne avrà iniziato a prendere colore, unite i piselli e fate rosolare il tutto finchè ia salsiccia non sarà ben colorita e i piselli morbidi. Con l’aiuto di un piccolo mixer, tritate i pomodori secchi e aggiungeteli alle salsicce insieme alla panna. Mescolate per bene il tutto e regolate di sale e pepe. A seconda della panna che userete, la salsa potrà risultare più o meno densa. Se fosse troppo compatta, aggiungete un goccio di acqua di cottura della pasta fino a raggiungere una consistenza un pò più cremosa. Lessate, scolate la pasta e mantecatela per bene nella salsa a fuoco basso. Impiattate e …. godetevela dimenticando tutto il resto!! 😀
 

Con questa ricetta partecipo al Contest “Un Fusillo per Capello” di Celiaca per Amore.

Marcella Grazie per questa bellissima iniziativa e per averci fatto conoscere questa pasta strepitosa!

Cake salato con pomodori secchi, prosciutto cotto ed erbette…. e una palla di pelo che imperversa!

Palla di Pelo cresce. Cresce bene. Cresce in fretta. Ormai ha le fattezze di una giovane miciotta fatta ed è stata persino sterilizzata, cosa che, secondo quanto spiegato dal veterinario, avrebbe dovuto farla calmare un pochino. Sono assolutamente convinta della competenza e professionalità del veterinario in questione, ma detto francamente, Palla di Pelo non si è calmata neanche un pò. I suoi passatempi preferiti sono gli agguati, il salire e scendere da tutti i pensili più alti della cucina e della casa (ovviamente usando me e il Presidente come comode scalette umane…) e da qualche giorno l’acqua del lavabo della cucina. Ha sempre avuto una predilezione per i rubinetti ed i lavabi in generale, ma quello della cucina è diventata la sua passione. Aprire l’acqua senza che lei si materializzi sul piano della cucina un secondo dopo è praticamente impossibile. Se si limitasse ad osservare l’acqua che scorre non sarebbe un problema, ma il suo gioco prevede il prendere a zampatine il getto d’acqua, schizzando un pò dappertutto, bagnandosi le zampette per poi “zampettare” ovunque. E non c’è modo alcuno di aggirare la sua attenta sorveglianza, non basta aspettare che si sia acciambellata nell’altra stanza per mettersi a cucinare, perchè il solo rumore dell’acqua che scorre anche per pochi secondi la fa accorrere in un lampo.
La cosa in se non è una tragedia, per carità, peccato però che cucinando capiti spesso di lavarsi le mani… e allora cominciano i problemi. I gatti sono animali estremamente puliti, ma se sto cucinando e mi capita di doverla prendere per farla scendere dal piano di lavoro, poi mi lavo le mani e lei, ovviamente, sentendo l’acqua risale! E’ una specie di circolo vizioso. L’altra sera, mentre preparavo questo cake, sembrava avessimo raggiunto un tacito accordo (sembrava… ma anche no!), lei se ne stava tranquilla accoccolata in un angolo del piano di lavoro e io cucinavo senza perderla di vista, tenendola a bada quando aprivo l’acqua del rubinetto e stando attenta a non farla avvicinare alle varie ciotoline di ingredienti che nel frattempo stavo preparando.
L’esperimento non è stato propriamente un successo… Palla di Pelo mi ha schizzato l’acqua in faccia due volte ( non che lo abbia fatto apposta, faceva tutto parte della sua sfida personale al rubinetto), è riuscita ad infilare il musetto nella ciotola (per fortuna ormai quasi completamente vuota) del formaggio e mi ha fatto perdere ogni volta il filo di quello che stavo facendo. Il risultato è stato che alla fine ho dimenticato di mettere la giusta dose di olio nella ricetta…
Il cake è venuto ugualmente saporito, ma  ovviamente un pochino meno soffice e alto rispetto al solito.
Eccolo qui
 

Questi gli ingredienti:

– 200 g di Mix per impasti lievitati di Felix e Cappera (ma ho provato anche ad usare la Mix it Ds e viene benissimo lo stesso
– 3 uova
– 100 ml di latte
– 100 ml di olio di semi di girasole (io ne ho messi solo 2 cucchiai per errore)
– 1 bustina di lievito per torte salate.
– 50 g di parmigiano
– 50 g di pecorino
– prezzemolo e basilico tritati (la quantità è a vostra discrezione)
– prosciutto cotto a cubetti (sempre quanto ne volete, io ne ho messa una scatolina)
– pomodori secchi sott’olio (idem)
– sale e pepe q.b.

Prima di passare al procedimento, vi ricordo di stare sempre molto attente ad usare prodotti sicuri e non contaminati. Per questo cake ho usato farine e lievito a marchio Simply (ne ho ancora una piccola scorta in casa), ma ho recentemente scoperto che tutti i prodotti a marchio Simply di questo settore (quindi lieviti, zucchero a velo, fecola di patate, amido di mais ecc…) sono stati eliminati dal prontuario Aic per scelta aziendale. Se si tratti solo di costi o se effettivamente non siano più in grado di garantire la non contaminazione non so dirlo, ma mi raccomando, fate attenzione e controllate periodicamente il prontuario per evitare brutte sosprese.
 
Passiamo al cake…. Fate rosolare i cubetti di prosciutto in una padella e tagliate a pezzetti i pomodori secchi. Poi sbattete le uova e unite il latte, le erbette tritate,  l’olio (non dimenticatelo come ho fatto io), un pizzico di sale e pepe. Mescolate bene tutto. Unite il lievito alla farina ed incorporatela al composto di uova mescolando con una forchetta. Quando sarà ben amalgamato, unite il prosciutto cotto ed i pomodori secchi, mescolando per bene. Foderate uno stampo da plumcake con la carta da forno, versate l’impasto e cuocete in forno preriscaldato a 180° per 25 minuti. 
Facile facile….. se non avete una palla di pelo che imperversa!!!

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

 

Torta di mele senza glutine e senza lattosio… basta poco per condividere un dolcetto.

Non sono allergica al lattosio. Gli allergici veri non si possono nemmeno avvicinarsi ad un alimento che contenga  lattosio. Io gli giro solo un pò alla larga…diciamo che se evito il latte e limito i latticini freschi mi sento meglio e il mio pancino (sul quale sfogo sempre qualunque forma di stress, poverino…) me ne è grato, ma non posso dire di essere allergica e forse nemmeno troppo intollerante. Normalmente nelle torte e nei dolci in generale utilizzo latte a ridotto contenuto di lattosio, ma ultimamente mi è capitato di incontrare persone davvero allergiche, per le quali anche una piccola quantità di questo elemento risulta pericolosa e mi sono ritrovata a pensare che, come per i celiaci, anche la loro vita non è tanto semplice.
Come noi devono controllare sempre tutto, organizzarsi al meglio quando sono fuori casa e fare attenzione sempre. Insomma,  non è facile….
Così ho iniziato a fare più attenzione agli ingredienti e quando posso provo a modificare qualche ricetta per eliminare il lattosio e renderla adatta sia ad un celiaco che ad un allergico.
Questa torta è stata il primo esperimento di dolce in tal senso. Uno dei ragazzi che lavorano nello studio dove mi sono recentemente trasferita è allergico al lattosio e, poco prima di Natale, l’ho preparata in modo che potessimo mangiarla tutti insieme e farci gli auguri.
Eccola qui!

La provai in versione glutinosa e me ne innamorai. La ricetta prevede che le mele siano parte dell’impasto stesso, ma credo che la versione sglutinata sia un pò più debole e le mele si depositano sul fondo. Ho provato a tagliarle a fettine sottili con la mandolina, per renderla più leggere, ma sono scese ugualmente.

Ad ogni modo, tagliandole a fettine sottili, le mele rilasciano molto più succo e la torta risulta deliziosa!

Questa la ricetta originale glutinosa:

– 3 mele golden o smith
– 150 g di burro
– 150 g di farina 00
– 150 g di zucchero
– 4 uova
– 1 bustina di lievito per dolci
– cannella in polvere

Questa la mia versione sglutinata:

– 2 mele golden
– 120 g olio di semi di girasole
– 200 g di farina Mix It! DS
– 150 g di zucchero
– 4 uova
– 1 bustina di lievito per dolci*
– cannella in polvere

Mettete nella planetaria le uova e lo zucchero e montate fino ad ottenere un composto spumoso e gonfio. Sbucciate e tagliate le mele con la mandolina, versateci sopra l’olio e mescolatele delicatamente in modo che risultino ben unte, poi unite la farina ed il lievito e mescolate di nuovo delicatamente. L’olio farà in modo che la farina si attacchi per bene alle mele (nella versione glutinosa questo permette alle mele di non colare a picco sul fondo della teglia. Nella mia torta hanno purtroppo fatto la fine del Titanic!!). Unite infine il composto di uova e zucchero, una generosa spolverata di cannella e amalgamate il tutto delicatamente. Ungete ed infarinate una teglia rotonda a cerniera (io ne ho usata una da 22 cm, ma va bene anche una più grande), versate l’impasto e cuocete a 180° in forno preriscaldato per 50 minuti circa.

Otterrete un dolce sofficissimo e profumatissimo!! Per questo genere di dolci normalmente utilizzo il mix per impasti lievitati di Felix e Cappera, ma per essere sicurissima che non ci fosse lattosio, questa volta ho provato con la farina Mix It! DS. Il risultato è stato ottimo! 🙂
Cercate però di consumare la torta in poco tempo, l’impasto è piuttosto umido e si conserva meno a lungo rispetto ad altri impasti più asciutti.
Buona torta di mele a tutti e buon venerdì sglutinato!! 😀

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluren Free (Fri)Day!

 

Mini calzoni senza glutine e senza lattosio…. e un lievito che mi boicotta.

Durante le feste di Natale ho provato per due volte a fare il panettone. Il risultato però è stato un completo disastro. Nonostante avessi seguito alla lettera la ricetta di Felix e Cappera (quindi non era minimamente ipotizzabile che non fosse affidabile) l’impasto non ne ha voluto proprio sapere di lievitare. O meglio, lievitava, ma poco…quel tantino che bastava a convincermi del fatto che il problema non fosse nel lievito, ma in un qualche altro errore commesso da me. Sta di fatto che non ho avuto il mio tanto sospirato panettone (e ho anche rosicato a bestia, ma questa è un’altra storia…)
Voi vi chiederete cosa c’entra un panettone con i mini calzoni ripieni. Il nesso purtroppo è proprio il lievito, che ho scoperto essere del tutto farlocco proprio mentre preparavo i mini calzoni.
Martedì sera infatti, in vista della partita di calcio che il Presidente avrebbe sicuramente voluto guardare (immagino si percepisca il mio totale disinteresse per l’argomento ^_^ ), ho deciso di preparare qualcosa di gustoso che fosse comodamente sgranocchiabile davanti alla tv e ho messo su l’impasto della pizza, usando una piccola parte di una bustina di lievito secco che, guarda caso, avevo utilizzato anche per i panettoni. Una tragedia. Dopo 3 ore, l’impasto era fermo. Immobile come uno stoccafisso. Neanche un piccolo accennino di lievitazione e a nulla sono valsi i tentativi di rianimarlo con del calore in più.
Per rimediare al pasticcio, ne ho fatto delle piadine, trasformando la seratina “mini calzone” in quella “piadina di emergenza “. Buone le piadine, il Presidente non ha fatto una piega e ha spazzolato via tutto, però a quel punto avevo finalmente svelato l’arcano e trovato il colpevole: il dannato lievito!
E volevo i miei mini calzoni! (si, sono piuttosto testarda, ammetto ^_^). Così, la sera dopo, gettato nella pattumiera il lievito incriminato, ho rifatto l’impasto della pizza usando una nuova bustina e…..è lievitato a meraviglia. Olè!
Un pò di fantasia con gli ingredienti per il ripieno ed ecco qui i miei mini calzoni!

 

 

Con ripieno di mozzarella (senza lattosio), funghi e prosciutto cotto…

Con ripieno di mozzarella (sempre senza lattosio), prosciutto crudo e pomodorini secchi…slurrrp!!

 

Ne ho fatti anche con mozzarella e prosciutto crudo e mozzarella e prosciutto cotto, ma non ho fatto in tempo a fotografarli, il Presidente è stato più veloce! 😉
 
Questi gli ingredienti:
 
Per l’impasto ho usato la ricetta della Pizza di Felix nella variante senza lattosio e con queste dosi:
– 200 g Farina Nutrisì per pane
– 100 g Farina Mix It! DS
– 200 g di acqua
– 5 g di lievito secco ( questa volta ho usato quello glutafin)
– 2 cucchiai di olio evo
– 1/2 cucchiaino di zucchero
– 1 cucchiaino di sale
 
Per il ripieno:
– 2 mozzarelle Accadì senza lattosio
– prosciutto crudo a cubetti
– prosciutto cotto a cubetti (senza lattosio)
– funghi secchi (ben ammorbiditi nell’acqua calda)
– pomodorini secchi sott’olio 
Le dosi del ripieno sono assolutamente a piacere, dipendono dai vostri gusti (e mi raccomando, occhio alle contaminazioni quando scegliete gli ingredienti)
 
Prima di tutto mettete nell’impastatrice il lievito sciolto nell’acqua e lo zucchero, poi aggiungete l’olio e la farina e iniziate ad impastare. Quando la pallina di impasto avrà iniziato a formarsi aggiungete il sale e lasciate lavorare l’impastatrice finchè il tutto non sarà bel amalgamato. Trasferite l’impasto in una ciotola ben unta con olio evo e lasciate lievitare nel forno con la lucina accesa per almeno 2 ore.
Una volta lievitato a dovere, prelevate delle piccole parti di impasto, fatene delle palline e stendetele a forma di cerchio su un piano ben infarinato. Con queste dosi io ho ottenuto 8 mini calzoni delle dimensioni che vedete e stendendo l’impasto sottile affinchè non risultassero pesanti.
Farcite a piacere, bagnate con un pò di acqua metà del il bordo del cerchio  (in modo che la pasta si chiuda bene) e ripiegate la pasta “a metà”, dando appunto la forma classica del calzone. (anche se somiglia di più ad un grosso raviolone!). A questo punto io ho ripiegato di nuovo il bordo e ho chiuso bene facendo pressione con una forchetta.
In forno a 200° finchè non saranno coloriti a dovere. Sono buonissimiiiiii!!!! 🙂 

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

 

Torta Savoia senza glutine e un Carletto felice per il mio primo Gluten Free (Fri)Day!

Questa torta è stata un’avventura. Non ho molta esperienza con i dolci e non avevo mai preparato una torta ricoperta di cioccolata. Effettivamente non avevo mai preparato una torta ricoperta in generale….ma la necessità fa virtù e questa torta era una questione personale. Una sfida che non potevo, ma proprio non potevo perdere! 🙂
A lanciare la sfida è stato “Carletto”, un mio carissimo amico. Non un amico qualunque, ma il primo dei miei amici a scoprirsi celiaco e, successivamente, il primo a mettermi la pulce nell’orecchio riguardo al glutine. Il fatto che sia una persona adorabile e che io gli voglia un gran bene completa il quadro 😉
Il Carletto in questione è per metà siciliano (e in Sicilia i dolci sono decisamente pregni di significato!!!) e per mesi mi ha raccontato meraviglie di questo sublime trionfo di cioccolato, il cui gusto straordinario era paragonabile soltanto al tempo necessario per digerirne una fetta. 
“E’ una cosa indescrivibile!” mi diceva…. “Wow!” pensavo io….
“Se ami il cioccolato è la torta dei sogni!” mi diceva…. “Accidenti, andrebbe proprio assaggiata” pensavo io….
“E’ la goduria fatta torta!” mi diceva…. “Cribbio, ho l’acquolina in bocca!” pensavo io….
“E’ una di quelle cose che mi fa davvero pesare il fatto di essere celiaco, perchè non la potrò più mangiare….” 
Eh no! Alt! Questo no, non lo accetto proprio! E’ una torta santo cielo, per quanto complicata un modo per rifarla senza glutine ci sarà. Potrà essere un dolce impegnativo (per una pasticcera poco esperta come me), ma che non si dica che un celiaco non può mangiare la sua torta preferita, qualunque essa sia! 
Detto questo il dado era tratto e la sfida lanciata. Ed io (che sono una nota rosicona per queste cose), l’ho prontamente raccolta. Il Carletto avrebbe avuto la sua torta Savoia. Così sia scritto e così sia fatto. Tiè!
Una volta scovata la ricetta della versione glutinosa su San Google, armata di grembiule, planetaria teglia e palettine di ogni dimensione, mi sono messa a lavoro.
Il risultato lo vedete qui sotto. 
La copertura non è perfetta (non avevo idea che, una volta sciolto, il cioccolato rapprendesse nuovamente così in fretta!), ma vi assicuro che il sapore è eccezionale e che Carletto non aveva esagerato nemmeno un pò nel descrivermela!
 
 
Questo l’interno
 
 
 

Questi gli ingredienti:

– 6 uova 
– 100 gr di Mix per dolci lievitati di Felix e Cappera
– 60 gr di amido di mais
– 200 gr di zucchero
– un cucchiaino di miele
– un pizzico di sale per montare gli albumi
– 150 gr di cioccolato al latte (io ho usato quello Simply senza glutine)
– 500 gr di cioccolato fondente al 70% di cacao (sempre marca Simply senza glutine)
– 100 gr di crema di Nutella (la ricetta originale prevedeva la crema di nocciole fatta a mano, ma non avendo tutti gli strumenti per realizzarla, mi sono concessa la licenza di sostituirla con la Nutella)
– zucchero a velo (attenzione alle contaminazioni, io ho usato quello Pedon col marchio spiga barrata)
– 60 gr di acqua
– 40 gr di rhum bianco
– 30 g di cioccolato bianco per la decorazione (sempre senza glutine)

Qui trovate la ricetta originale glutinosa che ho seguito. Copio di seguito le istruzioni con qualche piccola integrazione.

“Accendete il forno a 160°.

Montate a neve fermissima gli albumi e mettendoli poi in frigo. Montate i tuorli con lo zucchero, incorporatevi un cucchiaino di miele pian piano incorporate 90 gr. di farina e 60 gr. di amido, quando avrete ottenuto un composto ben omogeneo allora aggiungete anche gli albumi montati a neve ed incorporateli sempre ottenendo un composto omogeneo. Ora prendete un foglio di carta forno e dovete creare un cerchio con il composto che abbia uno spessore di circa 3 millimetri per fare ciò servitevi di un mestolo per prendere parte del composto, quindi versatelo sulla carta forno ed aiutandovi con spatola di legno create il cerchio, ora infornate.Il disco deve cuocere 5-6 minuti circa, nel frattempo che cuoce, preparate un altro disco su altro foglio di carta da forno, dovete alla fine ottenere 6 dischi, potete anche cuocerne due per volta.”

Per disegnare i cerchi ho usato una teglia da 24 cm di diametro ed ho ottenuto 5 cerchi, non 6 come la ricetta originale.
 
“Ora dovete aspettare che raffreddino, dunque aspettate almeno 40 minuti,nel frattempo prepariamo la bagna, quindi sciogliete 30 gr di zucchero in 60 gr di acqua e aggiungete 30 gr di rhum bianco, mescolate bene il tutto, quindi anche la bagna al rhum è pronta.”


Io ho preparato i dischi la mattina ed assemblato la torta nel pomeriggio, per essere sicura che non fossero ancora caldi e fragili.
“Prepariamo adesso il cioccolato per la farcia, quindi sciogliete a bagnomaria 150 gr di cioccolato al latte, 200 gr di cioccolato fondente al 70% di cacao, 100 gr di crema di nocciole e 15 gr di zucchero a velo.”

Io ho sostituito la crema di nocciole con la Nutella. Non ho avuto problemi.
 
“Ora si può cominciare a creare la nostra torta savoia, quindi prendete il primo disco e prendete 1/6 della farcia al cioccolato e distribuitela sull’ intero disco…”
 
Nel mio caso soltanto 1/5 della crema, perchè ho ottenuto 5 dischi e non 6.

 

“…ora adagiate sopra il secondo disco, bagnatelo con la bagna al rhum bianco e farcite anch’esso con la farcia al cioccolato, seguitate in questo modo fino alla fine della farcia e arrivando a rimanere con un solo disco, quest’ ultimo non andrà bagnato con la bagna, deve rimanere asciutto, quindi adagiatelo sopra completando in questo modo la torta, a questo punto regolarizzate i bordi della torta e l’ intera ”struttura” in modo tale che abbia una forma perfettamente rotonda, a questo punto mettete in frigo.”

Per “regolarizzare” il bordo della torta, ho usato un coltello sottile e affilato. Gli ultimi colpi di coltello li ho dati anche dopo aver tolto la torta dal frigorifero. (con l’impasto compattato è stato più facile correggere le imperfezioni)
 
“Prepariamo ora la copertura al cioccolato, quindi fate sciogliere a bagnomaria 300 gr di cioccolato fondente, quindi aspettate un poco che il cioccolato raffreddi un pochino, quindi non rimane che coprire la torta, quindi aiutandovi con una spatola ricoprite la torta integralmente (tranne la base naturalmente), quindi lasciate sgocciolare il cioccolato in eccesso, se poi volete essere proprio professionali allora create anche la scritta savoia con un beccuccio inercando il cioccolato, la torta andrà ora in frigo per non meno di 5 ore, consiglio comunque di consumare dopo almeno 12 ore, la torta Savoia è pronta!!!!”

In questa fase ho avuto qualche problemino. A meno di non usare una dose doppia di cioccolato per farlo “colare” sulla torta lasciando sgocciolare via quello in eccesso, si deve ricoprire la torta a mano con l’aiuto di una spatola apposita. Io ho iniziato ricoprendo la superficie della torta e poi sono passata al bordo, ma una volta finito, la superficie della torta, soprattutto sul bordo esterno, non era più regolare e non potevo più lavorarla con la spatola perchè il cioccolato aveva iniziato a rapprendersi. Ho dovuto sciogliere un’altro pezzetto di cioccolato fondente e ricoprire di nuovo la superficie della torta, ma il risultato non è stato perfetto. Perciò, se non siete pratiche (e veloci nella copertura), vi consiglio di cominciare dai bordo circolare e poi fare per bene la superficie.
Per la decorazione, ho sciolto al microonde il cioccolato bianco (altro che bagnomaria, col microonde ci vuole un attimo! 😉 ), l’ho versato nella siringa per decorazioni e ho realizzato il bordo e la scritta.
Non vi aspettate una torta classica e morbida, quello che otterrete sarà una sorta di waferone gigante, goloso e lussurioso, in cui gli strati leggermente croccanti di cioccolata si sposano a meraviglia con quelli sottili di pan di spagna. Carletto aveva ragione: è un’autentica goduria! Ne ha divorate 2 fettone (solo un siciliano può riuscirci!!!) e la sua espressione deliziata è stata una vera gioia!!
Sfida vinta e celiaco contento, è proprio il caso di dirlo!
Solo un consiglio: cucinatela in inverno, è una bomba calorica non indifferente. Noi l’abbiamo assaggiata a fine luglio, in occasione del compleanno del Carletto. E’ un miracolo se siamo tutti ancora vivi….. 😀
Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day.