Pane con farina di amaranto e noci… come coccolare gli ospiti.

Se c’è una cosa che mi piace mettere in tavola quando ho ospiti è il pane fatto in casa. Adoro il profumo del pane appena cotto e mi piace servirlo ancora tiepido e croccante. Trovo che sia davvero una delle cose più buone del mondo e un inizio perfetto per qualunque pranzo o cena.
Ultimamente sono in vena di pani particolari ed esperimenti. Il poco tempo a disposizione purtroppo non gioca a favore delle lievitazioni più lunghe e delle preparazioni che richiedono tempo e tranquillità per poter dare i loro meravigliosi risultati. Ma con un pò di organizzazione, qualche pasticcio goloso, lo si può improvvisare.
Il pane che vi propongo oggi è nato un pò per caso. Mentre frugavo nella dispensa in cerca di ispirazione, mi sono ritrovata tra le mani una confezione di amaranto. Di solito questo cereale viene usato nelle zuppe e servito con legumi o altri cereali, ma perchè non provarlo anche nel pane? Per completare l’opera ho scelto di unire delle noci .
Il risultato è stato assolutamente sorprendente! Un pane, leggermente scuro, saporito, croccante, insolito e gustosissimo! E’ stata la prima cosa a sparire dalla tavola durante la cena 😉
Eccolo qui.

 

Questi gli ingredienti:

-140 g di farina Nutrisì per pane
– 60 g di farina Glutafin
– 50 g di farina di amarato
– 180 ml di acqua tiepida
– 10 g di lievito di birra fresco
– 1/2 cucchiaino di zucchero
– 1 cucchiaino di sale
– 2 cucchiai di olio
– 60 g di noci

Ho sperimentato anche la variante senza lattosio utilizzando

– 150 g di farina Nutrisì
– 50 g di Farmo senza lattosio
– 50 g di farina di amaranto

Il pane è venuto ugualmente delizioso, quindi la ricetta si presta alle diverse esigenze

 
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida, aggiungete lo zucchero e lasciate riposare qualche minuto. Nel frattempo, mettete l’amaranto in un piccolo mixer e polverizzatelo cercando di ottenere la farina più sottile che potete. (io ho utilizzati un piccolo tritatutto perfetto per le piccole quantutà). Unitelo alle altre farine e mettete tutto nella planetaria. Aggiungete l’acqua con il lievito, l’olio ed iniziate ad amalgamare gli ingredienti. Qualche minuto a bassa velocità, poi aumentate, per impastare bene. Aggiungete il sale e lasciate andare ancora un pò. Quando l’impasto sarà ben amalgamato, riducete al minimo la velocità e unite le noci tritate. Trasferite l’impasto in una ciotola ben oliata, coprite con la pellicola e lasciate lievitare nel forno con la lucina accesa per circa 3 ore. A lievitazione conclusa, capovolgete l’impasto sulla carta da forno infarinata, cospargete di farina anche la superficie del pane (io per questa operazione uso sempre la Mix It! DS) e infornate in forno preriscaldato e statico alla temperatura massima per 10 -15 minuti, poi abbassate a 200°, azionate la funzione ventilato e lasciate cuocere finchè la crosta non sarà dorata al punto che preferite. (la mia era super croccante!)
 
Spero vi piaccia quanto è piaciuto a noi! Buon appetito!

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

 

Pane alle erbe… potenza del fattore C !!!

 

Questa settimana sono stata alle prese con la sperimentazione di una ricetta per un pane buonissimo ricevuta da un’amica. La ricetta è nata come glutinosa e sto faticando un pò per “sglutinarla” ed ottenere un pane sia buono che bello a vedersi. Dopo un primo esperimento disastroso ed un secondo esperimento buonissimo, ma non propriamente bello a vedersi, mi resta solo (come se fosse poco)da conquistare l’aspetto “estetico”.  Abbi fede Silvia, ce la posso fare!
Nel frattempo, per questo venerdì sglutinato condivido un pane fatto qualche tempo fa e che volevo postare da tanto tempo. Credo sia in assoluto il pane più bello che mi sia mai venuto!
In tutta onestà, sono abbastanza convinta che il fattore “C” in questo caso l’abbia veramente fatta da sovrano, perchè una lievitazione così bella non sono più riuscita a riprodurla, ma ammetto che faccio raramente il pane con il lievito di birra, normalmente uso il lievito madre che si comporta in modo completamente diverso (almeno il mio!).
Ad ogni modo, ecco il mio pane 🙂

 

 

 
 

 

Per realizzare questo pane ho usato la ricetta del pane bianco di Felix e Cappera che trovate qui, io ho dimezzato le dosi, aggiunto le erbe, sostituito il lievito di birra fresco con quello secco e usato la farina Nutrisì al posto del Mix B.

Questi quindi gli ingredienti:

– 140 g farina Nutrisì
– 70 g Glutafin*
– 40 g Farmo*
– 160 g di acqua tiepida
– 4 g di lievito di birra secco
– 10 ml di olio evo
– 1/2 cucchiaino di zucchero
– 1 cucchiaino di sale
– un mazzetto bello grande di maggiorana fresca
– un mazzetto bello grande di prezzemolo fresco

*Utilizzando la farina Farmo senza lattosio nella misura di 70 g e la farina Nutrisì per 180 g avrete un impasto senza lattosio adatto anche a lle persone con questa specifica intolleranza.

Iniziate lavando e tritando per bene tutte le foglie delle erbette.
Sciogliete il lievito nell’acqua e mettetelo nella ciotola della planetaria insieme allo zucchero. Poi aggiungete l’olio e le farine e iniziate a far lavorare la planetaria (ovviamente con l’apposito gancio impastatore) q velocità media. Quando i liquidi saranno ben amalgamati, aggiungete il sale e aumentate la velocità della planetaria. Aggiungete le erbe per ultime e impastate solo per  un paio di minuti. Lasciate lavorare per 5 minuti circa. Ongete per bene una ciotola, trasferitevi l’impasto  e lasciate lievitare nel forno con la lucina accesa per circa 3 ore.  A lievitazione terminata, scaravoltate l’impasto su un foglio di carta da forno infarinato (io di soluto uso la Mix it! DS), date una spolverata di farina anche sulla superfice dell’impasto ed infornate in forno preriscaldato alla temperatura massima per 10 minuti e poi a 200° fino a quando il pane non sarà ben dorato. Passate alla funzione ventilato per altri 5- 10 minuti al massimo, per avere una crosta bella croccante.
Sfornate e …. gustate il vostro pane erbettoso e profumatissimo!!!

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

Crema catalana al mandarino e rum …. Gnam!!!

L’anno scorso per il mio compleanno ho ricevuto  un regalo fantatico: un buono da spendere nel più fornito negozio di articoli per la cucina che io abbia mai visto!!! Una volta entrata ci sono rimasta per circa 2 ore, saltellando tra stampi per dolci, utensili di ogni tipologia e foggia, teglie, vaporiere, pentole e padelle di ogni tipo. Il tutto ovviamente sotto l’amorevole sguardo del Presidente che continuava a rassicurare i commessi che no, non ero matta e si, era la prima volta che mettevo piede in quel negozio e si, contrariamente a quanto poteva desumersi dai miei gridolini entusiastici ero maggiorenne. Non so se gli hanno creduto oppure no, ma visto che alla fine del giro nella Disneyland culinaria avevo speso decisamente di più di quanto previsto dal mio buono compleannoso, sono stati tutti moooolto gentili!
Nel mio bottino di guerra, (oltre ad un gratta scorzette ultra professionale che fa anche riccioli sottilissimi di qualunque cosa e che farebbe invidia persino a Ramsey in persona) c’era anche un fichissimo caramellizzatore corredato da due deliziose cocottine a forma di cuore. Il tutto ovviamente di un bel rosso sgargiante. Capirete bene che non potevo non comprarlo. Lo spirito della creme brulee mi avrebbe perseguitata a vita sentendosi tradito e abbandonato. Non sia mai.
Perciò eccomi qui con la mia prima crema catalana casalinga e caramellata 🙂
La ricetta di base è quella classica della crema catalana, ma ho apportato qualche modifica per aromatizzarla a gusto del Presidente (grande amante degli agrumi) che, visto il raffreddore bestiale che si è beccato, aveva decisamente bisogno di una coccola.

 

Questi gli ingredienti:

– 450 ml di latte (se usate un latte senza lattosio o addirittura di soya avrete una crema adatta anche agli intolleranti al lattosio o alle proteine del latte vaccino)
– 25 g di rum
– il succo di 3 mandarini clementini
– 100 g di zucchero
– 4 tuorli
– 25 g di amido di mais
– la scorza di mezzo limone
– cannella in polvere
– zucchero di canna q.b.

Sciogliete l’amido di mais in poco latte e versate il resto in un tegame assieme alla buccia di limone grattugiata (con il sofisticatissimo gratta scorzette!), a metà dello zucchero, alla cannella ed al succo dei mandarini (per la dose della cannella regolatevi a vostro gusto, va bene sia un pizzico, sia una generosa spolverata). Scaldate il tutto e, prima che sia arrivato ad ebollizione, aggiungete il rum mescolando bene. Portate a bollore e togliete il tegame dal fuoco. Lavorate a parte i tuorli con l’altra metà dello zucchero (basta una frustina non c’è bisogno di usare la planetaria), aggiungete il latte con l’amido di mais sciolto e mescolate bene. A questo punto rimettete il tegame con il latte aromatizzato sul fuoco e aggiungete il composto di uova. Mescolate per bene finchè la crema non si sarà addensata. Otterrete una crema più leggera e più morbida rispetto alla consistenza della normale crema pasticcera. Toglietela dal fuoco e versatela nelle cocottine (io ho ottenuto 3 coccottine rotonde e 2 a forma di cuore, all’incirca della stessa grandezza). Lasciate riposare la crema in frigo per 1 o 2 ore (io l’ho lasciata tutta la notte), poi cospargetela di zucchero di canna e caramellate il tutto con l’aiuto di un caramellizzatore.
Per ottenere una crosticina croccante al punto giusto dovrete prendere un pò di dimestichezza con la fiamma del caramellizzatore e con la sua intensità, ma e una cosa abbastanza semplice e anche divertente.
La prima prova l’ho fatta sulle cocottine a forma di cuore….
 

 

… e la mia crema effettivamente era un pò pallidina. Il secondo tentativo che vedere nella foto in alto invece è andato decisamente meglio 🙂
 
La crema è davvero deliziosa e particolare. Mandarino rum e cannella si sposano benissimo. Il Presidente ve la consiglia!! 😀

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!

Pane con lievito madre, farina di grano saraceno e pomodori secchi… e il 100% GFFD mi piace sempre di più.

Non credo di essere mai stata così costante nel prendermi cura del mio blog come da quando ho scoperto il Gluten Free (Fri)Day. Nel turbinio di lavoro, impegni e progetti, il venerdi è diventato il momento in cui mi concedo un pò di tempo per gironzolare sui meravigliosi blog delle altre partecipanti, scoprire ricette sempre nuove e buonissime e condividere i miei piccoli pasticci.
Una scadenza che mi aiuta a non dimenticare che, oltre alle cose “da fare”, ci sono anche quelle che “mi piace fare”…. e cucinare, provare e pasticciare, mi piace. Tanto 🙂 
Oggi, per il GFFD ho deciso di proporre un pane un pò particolare. Il mio lievito madre languiva nel frigo solo soletto da tanto tempo, perciò era davvero ora di coccolarlo un pò…. e dopo aver visto i pani meravigliosi di Fabi mi era davvero venuta voglia di una pagnottina croccante 😉
Eccola qui!
 
 
 
 
 
 
L’impasto è senza lattosio, quindi adatto anche ai celiaci che hanno questa ulteriore intolleranza.
Gli ingredienti:
 
– 150 g Farina Nutrisì per pane
– 60 g Farina Farmo senza lattosio
– 40 g farina di grano saraceno
– 150 g circa di lievito madre (il mio è fatto secondo il procedimento di Felix e Cappera, quindi con farina di riso e farina di mais. Il procedimento lo trovate qui)
– 1/2 cucchiaino di zucchero
– 1 cucchiaio di olio evo
– 1 cucchiaino di sale
– 130 ml di acqua
– 12 pomodori secchi sott’olio
 
Per prima cosa, mettete il lievito madre nella ciotola della planetaria. Sciogliete lo zucchero nell’acqua e poi unitela al lievito madre mescolando per bene. Aggiungete l’olio, le farine ed iniziate ad impastare il tutto con l’apposito gancio. Nel frattempo scolate per bene i pomodori secchi e tagliateli a pezzettini. Quando l’impasto sarà ben amalgamato aggiungete il sale e poi i pomodori secchi ed impastate a velocità più basa per un paio di minuti. A questo punto trasferite il tutto in una ciotola cosparsa di olio evo, coprite con la pellicola e lasciate lievitare per tutta la notte nel forno con la lucina accesa. (io l’ho lasciato tutta la notte, ma a seconda del lievito madre che avete, saranno sufficienti dalle 3 alle 6 ore). La mattina dopo, togliete dal forno l’impasto, portate a 250° la temperatura, scaravoltate  l’impasto su un foglio di carta da forno infarinato (io ho usato un pò di Mix It DS, ma va bene una qualunque delle farine indicate sopra) e trasferitelo nel forno. Cuocete per 10 minuti e poi abbassate la temperatura a 200° finchè il pane non avrà preso un bel colore dorato. A questo punto passate alla funzione ventilato per 5-7 minuti per rendere la crosta più croccante. 
 
E’ incredibilmente buono ed incredibilmente saporito e non c’è niente come un buon pane appena sfornato per coccolarsi un pò. 😀 Provatelo!
 
Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day…. e ringrazio di cuore tutte le blogger che lo hanno creato.
 
 
 

Un rosti cotto come un gateau e un pò Bismarck per un S. Valentino un pò cuore e un pò stellina.

Quest’anno il S. Valentino del Presidente e mio sarà probabilmente un pochino sotto tono… non perchè l’atmosfera innamorata manchi, per carità no no, anzi… ma ultimamente il tempo è davvero tiranno e siamo letteralmente travolti da progetti importanti e bellissimi che però, per poter andare in porto, hanno bisogno di attenzioni, impegno, lavoro e tanto, tanto tempo da dedicare. Tra circa una settimana inizieremo a ristrutturare la nostra futura casa (e ogni volta che dico o penso a questa cosa il mio cervello punta dritto alla graaaaaande cucina che abbiamo progettato, va in loup e non schioda di li!) e, una volta usciti dal delirio di operai, mattonelle, telai, controtelai, colori, pale e picconi, potremo finalmente dedicarci con un pò più di tranquillità all’organizzazione del matrimonio che, per fortuna è già a buon punto. (Vestito a parte….ma si sa, il vestito mica è fondamentale in queste occasioni…). Il tutto ovviamente nel delirio del lavoro e degli impegni quotidiani.
Ebbene si, quest’anno il Presidente si è superato e per Natale, oltre a regalarmi un libro di cucina di Ramsey e il super libro della Forno Star che tanto desideravo, mi ha messa k.o. con la più romantica delle proposte 🙂
Con queste premesse, il sant’uomo meriterebbe un S. Valentino coi fiocchi, ma ieri sera, dopo essere rincasati di nuovo stanchissimi (stremati sarebbe la definizione migliore) ci siamo detti “magari festeggiamo per bene tra qualche giorno, quando avremo meno pensieri per la testa e magari saremo anche riusciti a dormire un pò” (il che la dice lunga su come siamo ridotti :)!!! )
Perciò oggi non vi proporrò nè un dolce romantico, nè un piatto afrodisiaco, ma dei rosti monoporzione facili facili improvvisati proprio col Presidente e che, nonostante l’improvvisazione, si sono rivelati davvero buoni.
Un tocco di frivolezza me lo sono concesso nella scelta delle terrine 😀
 
Ecco qui!
 

 

 
 
La stellina è la versione con l’aggiunta ovettosa voluta dal Presidente 🙂
 
Questi gli ingredienti:
 
– 4 patate medio piccole (2 a testa)
– 1 wurstel di pollo (senza glutine)
– 1/2 cipollotto
– 80 g circa di formaggio raclette
– olio evo
– sale e pepe q.b.
 
Lessate le patate, pelatele e schiacciatele per bene in modo che siano omogenee e salatele. Nel frattempo tagliate il wurstel a cubetti piccoli e fatelo rosolare in poco olio assieme al mezzo cipollotto tritato. Quando il tutto sarà ben colorito, togliete dal fuoco e unite le patate mescolate e poi unite il formaggio grattugiandolo grossolanamente. Mescolate di nuovo con cura in modo che sia tutto ben amalgamato. Io ho fatto tutto nella padella usata per rosolare il wurstel e il cipollotto, anche se tolta dal fuoco il calore rimasto ha iniziato a far sciogliere leggermente il formaggio rendendo il composto più omogeneo.
A questo punto dividete l’impasto in 2 porzioni (se avete delle padelline o terrine di grandezza media come le mie. Potete anche usare le normali cocotte di ceramica, in questo caso dovreste ottenerne più o meno 4.) 
Per il rosti a forma di cuore ho aggiunto un pòchino di formaggio sopra (per la crosticina) e ho cotto per 15 minuti in forno preriscaldato e statico a 180°, per poi passare al ventilato per altri 3,4 minuti alla fine.
per quello a forma di stella ho seguito lo stesso procedimento, ma non ho aggiunto il formaggio prima di infornare (doveva restare morbido) e non ho ventilato. Dopo i 15 minuti ho aggiunto l’uovo, spolverato col pepe e ho lasciato cuocere in forno statico per qualche altro minuto, finchè l’uovo non ha raggiunto la cottura desiderata dal Presidente (cotto, ma col tuorlo ancora morbido)
Se decidete di aggiungere l’uovo, per assicurarvi che rimanga al centro, prima di infornare schiacciate un pò l’impasto nel punto in cui volete che rimanga il tuorlo, formando una piccola conchetta. 
 
Moooooolto buoni! L’odore forte del formaggio raclette ha invaso tutta la casa, ma il Presidente voleva proprio quel formaggio e… come si fa a dirgli di no? 😀
 
Felice S. Valentino!!!!!Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!