Caccavele barzotte con patate funghi e tartufo… La vita è bella se cucini la caccavella!

Questo contest non me lo potevo perdere. Non ho un briciolo di tempo libero ultimamente e il mio poverò blog è ricoperto da muschi e licheni, ma a questo contest non potevo rinunciare!
Un’iniziativa bellissima, organizzata dall’autrice del primo blog al quale mi sono appassionata dopo aver scoperto di essere celiaca e che comporta il grandissimo sacrificio di dover cucinare una pasta squisita e dalla qualità superiore…. che vitaccia!
Dunque, tanti auguri Marcella! Buon compleanno e…. beccati la mia ricetta! Che in realtà è quasi tutta farina del sacco del presidente, onore a lui! 😀
 

Ecco le mie caccavelle.

Questi gli ingredienti per 4 caccavelle:

– 4 caccavelle La Fabbrica della Pasta di Gragnano (pasta che adoro e che tengo sempre in dispensa per le occasioni speciali)
– 5 patate medie
– 150g circa di funghi freschi misti
– formaggio Edamer
– 4 tuorli
– un pizzico di salsa di tartufo biologica (tartufo vero, non solo vago aroma ^_^ )
– vino bianco, solo una spruzzatina
– olio evo
– 1 spicchio di aglio
– sale
– pepe
– 1 ciuffettino di prezzemolo per guarnire

Il procedimento è davvero facile, ma il risultato vi stupirà.
Prima di tutto sbollentate le caccavelle in acqua salata per 15 minuti, scolatele e posizionatele delicatamente in una teglia con un filo di olio d’oliva sul fondo. Tagliate a piccoli dadini le patate e fatele cuocere a fuoco medio basso ed in una padella coperta con un pò di olio evo e lo spicchio d’aglio. Tagliate a dadini (o tagliuzzate a caso come ho fatto io!) i funghi ed uniteli e alle patate quando queste ultime avranno iniziato ad ammorbidirsi. Fate cuocere col coperchio finchè i funghi non saranno morbidi e spruzzate con un goccio di vino bianco. Una volta evaporato il vino regolate bene di sale e pepe. Quando tutto è cotto (non ho calcolato i tempi di cottura, ho semplicemente assaggiato), lasciate raffreddare qualche minuto e dedicatevi al formaggio. Anche questo ingrediente va tagliato a dadini. Io ne ho utilizzata una fetta un pò spessa per ogni caccavella, ma ovviamente potete regolarvi a seconda del vostro gusto e scegliere il formaggio che più vi piace. Iniziate quindi ad assembleare le caccavelle. Posizionate all’interno di ognuna uno strato di patate e funghi, poi il formaggio a dadini e poi un’altro strato di funghi fino a riempirle ed infornate. Io ho cotto ad una temperatura di 180-200 gradi circa per 15-20 minuti.  Trascorso questo tempo estraete la teglia dal forno, aggiungete su ogni caccavella una fettina di formaggio (che si ammorbidirà subito con il calore dell’impasto e poi posizionate al centro il tuorlo. Infornate di nuovo solo per qualche minuto controllando a vista il tuorlo, che dovrà essere ben caldo, ma non cotto, in modo che, una volta rotto ,risulti ancora liquido e possa colare insaporendo tutto l’impasto (come fosse un uovo in camicia insomma). Una volta sfornato il tutto, aggiungete un piccolo tocco di salsa tartufata (non troppa, il tartufo ha un sapore forte e rischierebbe di coprire gli altri sapori, soprattutto se la salsa che usate è buona ^_^) e guarnite con una fogliolina di prezzemolo.

 

Io e il Presidente abbiamo spazzolato via tutto in men che non si dica!! Spero piacerà anche a voi!

Auguri Marcella e felice caccavella!!!! 😀

Con questa ricetta partecipo anche al 100% Gluten Free Fri(Day)!!

Patate al garam masala con zucchine, peperone cornetto e pomodori…. come sopravvivere quando il frigo è vuoto, gli ingredienti pochi e il tempo ancora meno!

Vi è mai capitato di aprire il frigorifero e trovarvi davanti ad una landa desolata degna di un paesaggio post atomico? A me si. Piuttosto spesso ultimamente. Se il tempo fugge, il lavoro invece se ne sta li bello piazzato e invece di diminuire aumenta. Tanto aumenta lui, quanto diminuiscono gli ingredienti che trovo nella dispensa. Oggi l’ennesimo deserto. Tra un pezzetto di formaggio un pò avvizzito, una mezza cipolla che non stava certo meglio e un “qualcos’altro” dal colore poco rassicurante che non ho capito bene cosa fosse (ed è meglio non indagare!), ho trovato 2 zucchine, un peperone cornetto comprato un paio di giorni fa mentre il supermercato praticamente stava chiudendo e dei pomodorini. Sciala popolo. Festa grande. Cena da re. 
Orsù non perdiamoci d’animo, orsù inventiamoci qualcosa. Un solo altro ingrediente poteva venirmi in aiuto per fare fronte all’emergenza e mettere tutto insieme: le patate! (Mai restare senza patate, salvano la vita, le cene e l’umore!). Come combinare questi fantasticissimi ingredienti per creare un piatto decente? Semplice, tutto a pezzi in una bella padellona capiente! Daccordo che ho reperito qualcosa di commestibile, ma il tempo è sempre poco…. 
Dunque tutto in padella alla rinfusa, una buona dose di sale, una generosa manciata si spezie, 15 minuti e il gioco è fatto!

Ecco il pasticcioso risultato.

Questi gli ingredienti:

– 4 patate medie
– 1 peperone cornetto
– 2 zucchine
– 8 pomodorini piccadilly
– olio evo
– sale
– peperoncino
– 1 spicchio di aglio
– garam masala q.b.

Procedimento super semplice. Tagliate tutte le verdure a cubetti, fate soffriggere in olio evo l’aglio ed il peperoncino e poi aggiungete le patate per prime . Coprite con un coperchio, lasciatele andare qualche minuto e poi aggiungete anche il peperone e le zucchine. Regolate bene di sale (sono tutte verdure dolci, quindi assaggiate sempre) e aggiungere un cucchiaino di garam masala (spezia che adoro e che un sapore tutto particolare ai cibi). Unite i pomodori, mescolate bene e lasciate cuocere a fuoco medio finchè tutto non sarà ben insaporito.
Faaaaaaaacilissimo, ma saporito e molto buono anche solo tiepido.
 
Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day.
 
 

GLUTEN FREE DAY !! Una torta Nua con crema al limone e il BlogIn è la ricetta dell’allegria!

 

Seguire l’istinto e buttarsi senza farsi troppe domande, può rivelarsi un’esperienza impagabile! E’ quello che è successo a me durante il Glute Free Day che si è svolto a Roma il 30 novembre. 
Avevo letto dell’evento e sapevo che sarebbe stato imperdibile per un celiaco, ma non avrei mai immaginato di poter contribuire attivamente. Invece un commento via l’altro sulla pagina facebook di Marcella, alias Celiaca per Amore, tanta curiosità, organizzatori gentilissimi, una buona dose di incoscienza (perchè non era coraggio era proprio incoscienza!) e quel pizzichino di istinto che la sa lunga, mi hanno catapultata in un’esperienza che spero davvero di poter ripetere.
Quattro food blogger diverse, quattro caratteri diversi, quattro ricette diverse, ma un unico obiettivo: condividere. Nel suo significato più bello e vero.
Cucinare insieme, ridere e scherzare come se ci conoscessimo già da tempo, ma soprattutto condividere la passione per la cucina e anche aiutarsi nelle piccole difficoltà di preparazione che abbiamo incontrato è stato bellissimo. Simona, Marcella, Anna Lisa, è stato un vero piacere conoscervi, grazie!

 

E grazie di cuore allo staff di Sulle Ali per la cura nell’organizzazione, la gentilezza e la pazienza.

Questa la torta che ho preparato.

 

L’ho sperimentata per la prima volta poco più di un anno fa. Cercavo una torta che non fosse difficile da preparare, che non fosse un semplice lievitato, ma che non richiedesse particolari abilità per la farcitura e soprattutto per la successiva immancabile copertura. E ho trovato questa! Non sono riuscita a scoprire l’origine del nome Nua, ma impazzava sul web e mi è piaciuta subito.
 

Questi gli ingredienti:

Per la torta

– 300 g di mix per dolci lievitati
– 180 g di zucchero
– 4 uova
– 100 ml di latte (se avete preparato una crema bella compatta o la usate fredda di frigo, consiglierei di aggiungere un goccio di latte in più)
– 40 ml di olio di semi
– 1 bustina di vanillina
– 1 bustina di lievito per dolci
– zucchero a velo per guarnire

Per la crema

– 160 g di zucchero
– 2 tuorli
– 60 g di amido di maix
– 500 ml di latte
– la buccia di 2 limoni

Prima di tutto si deve preparare la crema, in modo che abbia il tempo di raffreddarsi. Io ho usato la ricetta di Tesorodisuocera, che è semplicissima, buonissima e veloce! Versate nella ciotola della planetaria (ma potete usare anche le frustine ad immersione) i tuorli, lo zucchero e poco latte, giusto il necessario per far amalgamare il tutto e fate andare a velocità media,  nel frattempo mettete sul fuoco un pentolino con il resto del latte e le bucce dei limoni. Quando il latte sarà ben caldo ed avrà assorbito l’aroma ed il profumo dei limoni, togliete tutte le bucce e unite l’impasto di uova, mescolando a mano con una frusta. La crema addenserà in un momento e vi basterà mescolare poco per avere la consistenza giusta! (Tesorodisuocera la sa davvero lunga!)
Lasciate raffreddare la crema e dedicatevi all’impasto della torta.
 
Sempre nella ciotola della planetaria, mettete le uova e lo zucchero. Montate fino ad avere un composto bello spumoso e aggiungere il latte, la vanillina e l’olio a filo. Poi unite la farina (la ricetta originale prevede che venga setacciata, ma il la butto giù a cucchiate e non ho mai avuto problemi!) e per ultimo il lievito. Mescolate il tutto e versate in una teglia a cerniera da 26 cm di diametro oliata ed infarinata. 
A questo punto di deve aggiungere la crema. Distribuitela a cucchiate in modo uniforme nell’impasto ed infornate a 170° per 50 minuti (oppure a 180 per 40 minuti, oppure a 160 gradi inforno ventilato modalità dolci per 40 minuti…le ho provate un pò tutte ed è venuta sempre bene!)
Sfornate, fate raffreddare, spolverate con lo zucchero a velo e servite.
 
Personalmente adoro mangiarla ancora tiepida e non fredda, ma è pericoloso perchè potrei finirla tutta!
Qui trovate la ricetta originale, con crema pasticcera e crema al cioccolato…. la vera lussuria! Viene buonissima anche questa versione, ma non sono riuscita a scattare foto una volta tolta la teglia, è finita subito!!! 

 

Con questa ricetta partecipo al Gluten Free (Fri)Day!!

 

Muffins alle mandorle senza latte, uova e burro… celiaca, contenta e ora anche sposata!!

Ebbene si, a scrivere non è più una “signorina”, bensì una “signora”, finalmente First Lady di nome e di fatto!!! 😀  Cin cin!!!
La lunga pausa dal mio piccolo e adorato blog ha avuto effettivamente una valida motivazione. In realtà più di una, un matrimonio, una ristrutturazione di casa sbagliata, una ditta cacciata e sostituita, un trasloco rimandato a data da definirsi, un lavoro che mi ha fagocitata, un carico di stress notevole, ma anche un viaggio di nozze incantevole e finalmente una meritata pausa da tutto e da tutti per me ed il mio adorato Presidente…. mio marito!!
Il matrimonio è stata un’esperienza che fatico persino a descrivere… chi dice che sia il giorno più bello nella vita di una donna, non mente. Di sicuro lo è nella vita di una donna molto, ma molto innamorata 😉  Una giornata incredibile e bellissima in cui abbiamo potuto avere intorno a noi tutte le persone che amiamo di più…. (sospirone sognante….)
Il viaggio di nozze è stato altrettanto emozionante (nei prossimi post vi segnalerò alcuni posticini assolutamente imperdibili per un celiaco…e per il/la consorte!), ma ha lasciato anche qualche regalino indesiderato, che la bilancia ci ha immediatamente ed impietosamente rinfacciato!
Per qualche settimana abbiamo quindi deciso di fare un pochino di attenzione e di non eccedere nelle gioie del cibo. 
Perciò ecco a voi il mio primo esperimento di dolcetto da colazione “leggerino”…. per quanto possa esserlo un dolce 😀 Muffin alle mandorle, senza latte, senza, uova e senza burro, che oltre ad essere comunque un pò meno calorico dei normali dolci, è anche adatto alle persone intolleranti al lattosio ed alle proteine del latte.

 

Questi gli ingredienti:

– 250 g di mix per impasti lievitati di Felix e Cappera
– 50 g di farina di mandorle Lo Conte (certificata senza glutine)
– 150 g di zucchero semolato
– 130 g di olio di semi di girasole
– il succo di un’arancia (i miei erano circa 70 g) e la scorza grattata
– 100-110 g di acqua (io mi sono regolata un pochino ad occhio in base alla consistenza dell’impasto che non deve essere troppo denso)
– 1 bustina di vanillina*
– 1 bustina di lievito per dolci*
– mandorle a lamelle q.b.*

*controllate che siano ingredienti sicuri e senza glutine.

Il procedimento è ridicolmente banale: mettete tutti gli ingredienti tranne il lievito nella planetaria e amalgamateli per bene! 😀 Aggiungete il lievito per ultimo e mescolate ancora un pò. Sistemate i pirottini nella teglia da muffins (a me ne sono venuti 9 con queste dosi), e riempiteli poco più della metà. Spolverate con le mandorle a lamelle ed infornate in forno preriscaldato a 180 gradi per circa mezz’ora. Controllate la cottura con uno stecchino prima di sfornare.
 
Sono profumatissimi e leggerissimi! Il Presidente neo marito ha molto gradito, spero piacciano anche a voi! 😀 
Felice Halloween a tutti!!!!
 
Con questa ricetta partecipo (di nuovo finalmente!) al Gluten Free (Fri)Day!
 

Bruschetta presidenziale…. quando un uomo ti prende per la gola!

Quella di oggi non non è una mia ricetta, bensì una creazione del Presidente. Una golosa, saporita e godereccia ricettina del futuro marito che, quando si lascia ispirare, produce piatti che creano dipendenza!!!!
Che siamo in carenza cronica di tempo non è certo una novità, che per forza di cose ci ritroviamo a dover spesso improvvisare pranzi o cene frugali nemmeno, ma tra una smangiucchiatina veloce e l’altra, a volte saltano fuori queste “chicche” inaspettate che ti riconciliano con mondo dopo una lunga  giornata di lavoro, operai e organizzazioni varie. Una cosa come questa non la si può non condividere 🙂
Perciò, debitamente autorizzata dall’adorato Presidente, ecco a voi la “sua” bruschetta con stracchino, guanciale croccante e pomodorini al dragoncello! GNAM!!! :)))

 

 

Vi riporto di seguito gli ingredienti senza indicare le dosi, perchè dipendono da quante bruschette volete fare e soprattutto da quando vi piace un ingrediente piuttosto dell’altro. Il presidente ha fatto tutto a occhio 🙂
 

– pane del Casale DS, se non avete tempo di fare il pane in casa (come noi ultimamente), questa è una validissima alternativa e con le bruschette ci è piaciuto tantissimo.
– stracchino
– fettine di guanciale tagliate sottili (così da poter essere abbrustolite per bene)
– pomodorini pachino
– dragoncello
– olio evo
– sale

Per prima cosa tagliate i pomodorini i 4 spicchi , metteteli a rosolare in una padella con un filo di olio evo e  e spolverateli con una manciatina di dragoncello (noi abbiamo usato quello essiccato). Salateli lasciateli sul fuoco solo qualche minuto, in modo che si insaporiscano, poi metteteli da parte in una ciotolina. nella stessa padella usata per i pomodorini e senza lavarla, mettete a rosolare le fettine di guanciale. Non aggiungete altro olio, il poco liquido rimasto dei pomodori ed il grasso del guanciale che si scioglierà basteranno a fare rosolare le fettine a dovere. Nel frattempo fate tostare le fette di pane in un’altra padellina.
Una volta pronto il pane, spalmateci sopra lo stracchino, aggiungete le fettine croccanti di guanciale e poi sopra i pomodorini al dragoncello.
Ne avrei mangiate un milione di queste bruschette!!!!! La sera successiva, ho fatto trovare al Presidente tutti gli ingredienti pronti e gli ho chiesto di prepararmele di nuovo…. una vera tossica!!!
Che uomo questo Presidente….quasi quasi lo sposo! 😉

Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day!